Avellino. Cancellato l'ergastolo, pena ridotta per Pulzone. «Ingiusto, uccise un'innocente»

Avellino. Cancellato l'ergastolo, pena ridotta per Pulzone. «Ingiusto, uccise un'innocente»
di Alessandra Montalbetti
Venerdì 20 Maggio 2016, 09:38 - Ultimo agg. 21 Maggio, 09:26
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Riduzione della pena per Pellegrino Pulzone, il quarantenne avellinese che la sera del 4 settembre 2013 colpì mortalmente Clorinda Sensale. Venti anni di reclusione, invece dell'ergastolo: i giudici della Corte d'Assise d'Appello di Napoli, dopo una lunga camera di consiglio, hanno riformato la sentenza di primo grado annullando la condanna al carcere a vita, inflittagli in primo grado dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale in Avellino, Fabrizio Ciccone. Accolta, dunque, la richiesta di esclusione dell'aggravante della premeditazione, presentata dal legale Alberico Villani. Amarezza tra i familiari della Sensale: «Decisione ingiusta».

Ma a giustificare una tale riduzione di pena, anche il riconoscimento da parte della Corte d'Appello della seminfermità mentale da cui sarebbe affetto Pellegrino Pulzone. Subito dopo emerse l'efferato omicidio emerse che era in cura presso una struttura psichiatrica, in quanto affetto da schizofrenia. Ed infatti, dovrà anche scontare tre anni presso una struttura psichiatrica idonea alle sue condizioni.

L'uomo, residente a Bellizzi Irpino la sera del 4 settembre 2013, uccise barbaramente e senza alcun motivo Clorinda Sensale, 77 anni, storica commerciante di Avellino, colpendola con diverse coltellate, di cui due letali al cuore: dopo, nel tentativo di sottrarsi alle sue responsabilità, si diede alla fuga, inseguito dal carrozziere Vitonio Amodeo, che aveva assistito al cruento omicidio. Fu proprio l'artigiano, sebbene sconvolto da quanto accaduto, ad allertare le forze dell'ordine che immediatamente si misero sulle tracce dell'omicida, ritrovato, a distanza di pochi minuti, in un bar di via Due Principati. Pulzone, condotto in Questura, subito ammise le sue responsabilità, pur non sapendo fornire i motivi del terribile omicidio compiuto.
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