Avellino, spacciavano droga e accettavano pagamenti con il Pos: tre in manette

Sgominata dai carabinieri una banda organizzata nel traffico di droga

I controlli
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di Katiuscia Guarino
Venerdì 29 Marzo 2024, 10:11
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Vendita di sostanze stupefacenti attraverso la moneta elettronica. Si erano dotati di un pos per far pagare la droga ai consumatori con le carte e avevano creato una rete di spaccio che copriva i comuni dell'Alta Irpinia.
Sgominata dai carabinieri una banda organizzata nel traffico di droga.

Ieri mattina tre componenti del gruppo sono stati raggiunti da misure di custodia cautelare, una in carcere e due agli arresti domiciliari. A finire in manette Generoso Micera, 41 anni, la sua ex compagna Sabrina Della Vecchia di 24 anni e Angelo De Luca di 36 anni. Micera, commerciante, è stato ristretto nel carcere di Bellizzi Irpino. Per Della Vecchia e De Luca, invece, sono stati disposti i domiciliari. I tre risiedono a Lioni. Ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare - emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino, Marcello Rotondi nei confronti dei tre gravemente indiziati, allo stato delle indagini, di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti - sono stati i carabinieri del comando provinciale di Avellino.

Cocaina e hashish erano gli stupefacenti maggiormente richiesti e che i consumatori erano disposti a pagare con carte prepagate.

Nell'ambito dell'inchiesta sul traffico di droga in Alta Irpinia condotta dalla Procura della Repubblica di Avellino, guidata dal procuratore Domenico Airoma (titolare del fascicolo il pm Vincenzo Toscano) - risultano indagati anche altri due uomini che avrebbero fatto parte del gruppo. La loro posizione è al vaglio degli investigatori. I tre arrestati, difesi dall'avvocato Salvatore Rosania, saranno ascoltati dal giudice in sede di interrogatorio. Avranno la possibilità di chiarire la loro posizione in merito ai fatti contestati. Devono rispondere di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono al 2021. Sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sant'Angelo dei Lombardi a condurre le indagini e a smantellare la fitta rete di spaccio creata dal gruppo.

Un'attività complessa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, che è stata monitorata costantemente attraverso informazioni raccolte nel corso delle indagini e successivamente facendo ricorso alle intercettazioni telefoniche. Sono state proprio le intercettazioni a fare emergere la fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti che - secondo l'accusa - sarebbe stata gestita dai tre arrestati e da altri componenti nei comuni dell'Alta Irpinia.

La cocaina e l'hashish da piazzare in Alta Irpinia veniva acquistata nel Napoletano e nel Salernitano.

Poi arrivava sul mercato della provincia. E qui ceduta ai consumatori irpini. Tra i vari metodi di pagamento accettati dal gruppo criminale, dunque, quello con carte prepagate. Secondo l'accusa, sarebbe stato proprio Micera ad accettare questo metodo di pagamento perché munito di pos. Nel corso delle indagini i carabinieri sono riusciti a documentare numerosi spostamenti che il gruppo faceva fuori provincia per rifornirsi di droga. Tra maggio e giugno del 2021, i militari dell'Arma arrestarono uno dei componenti del sodalizio perché fu trovato in possesso di 50 grammi di cocaina e 100 di hashish. In manette finì anche una donna trovata con circa 100 grammi di hashish che aveva occultato nelle parti intime.

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Dallo sviluppo delle investigazioni, si constatò che i primi provvedimenti restrittivi adottati nei confronti di alcuni componenti determinarono la scissione della gang. Successivamente un altro soggetto, sempre riconducibile allo stesso gruppo, fu arrestato perché sorpreso con 300 grammi di cocaina. Gli artefici, dunque, dell'attività illecita sarebbero tutti residenti a Lioni, legati tra loro anche da rapporti di parentela e di convivenza.

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