Storaro, scrivere con la luce: l'incontro con il direttore della fotografia

Al Partenio il tre volte premio Oscar

Storaro, scrivere con la luce: l'incontro con il direttore della fotografia
di Stefania Marotti
Giovedì 1 Giugno 2023, 08:30
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Da Miami, da dove è appena rientrato, ad Avellino, per un evento che rimarrà scolpito nella storia del cinema irpino. Vittorio Storaro, tra i più importanti direttori della fotografia al mondo, vincitore di tre premi Oscar per film memorabili, come Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Reds di Warren Beatty e L'ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, sarà oggi in città, grazie all'intraprendenza del regista irpino, Roberto Flammia.

Oggi, alle 9.30, al cinema Partenio, accolto dal sindaco Gianluca Festa, Vittorio Storaro si racconterà ai giovani allievi dell'Istituto comprensivo Regina Margherita-Leonardo da Vinci, guidato dalla dirigente scolastica Paola Anna Gianfelice, protagonisti del percorso formativo Educare lo sguardo, realizzato nell'ambito del Piano Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero per l'Istruzione e dal Ministero per le Attività Culturali ed il Turismo, su progetto di Vincenzo Fedele, con la direzione scientifica di Roberto Flammia.

Nella terra di Ettore Scola e Sergio Leone, dunque, l'omaggio all'artista, con la manifestazione Luce su un Maestro.

L'Incontro sarà preceduto dalla proiezione del film Ladyhawke di Richard Donner con Michelle Pfeiffer. Una storia tra fiaba, dramma e commedia, al cui successo ha contribuito la stretta collaborazione tra Donner e Storaro. Non è insolita, nel cinema, la prassi di creare un'interazione tra regista e direttore della fotografia, per attribuire alla narrazione per immagini sfumature emotive, attraverso i giochi di luce.

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A condurre il dialogo con Vittorio Storaro ci sarà Rosario Gallone, direttore della Scuola di cinema Pigrecoemme, Marco Pistoia, docente di Discipline cinematografiche all'Università di Salerno, e Roberto Flammia. Nell'arte del cinema, la direzione della fotografia assolve ad un ruolo importante, in quanto esamina l'impatto visivo sullo spettatore. Per questa ragione, Storaro, preferisce essere definito autore della fotografia cinematografica, vale a dire, «Libero ingegno creativo dello scrivere con la luce». Tanti i registi con cui ha lavorato, al cinema, al teatro, in televisione. Un cursus honorum invidiabile, un patrimonio di esperienza che, con i suoi 83 anni, Vittorio Storaro potrà narrare ad addetti ai lavori ed amanti del cinema.

Ma cosa pensa il direttore della fotografia più amato di Hollywood della filmografia di Scola e Leone. «Certamente - dice Storaro - un critico cinematografico potrebbe rispondere meglio. Credo che esiste un legame tra i due maestri irpini e il Neorealismo, di cui anche l'Irpinia è stata protagonista, perché, nel loro cinema, hanno saputo leggere il costume italiano in maniera magistrale. Potrei discorrere della mia esperienza personale, ma credo che il percorso deve essere ricercato nell'esperienza della scrittura. Solo nella scrittura, infatti, si può rivangare il passato e rimanere a stretto contatto con le proprie radici».
Soddisfatto il regista Roberto Flammia, emozionato per l'incontro con il maestro: «Siamo felici di offrire alle nuove generazioni l'esperienza di un artista di fama internazionale, che ha sempre creduto nella creatività per veicolare messaggi culturali. Per gli allievi del percorso formativo Educare lo sguardo, abbiamo scelto il film Ladyhawke, del 1985, per la sua magia, per la sua bellezza scenica, dovuta anche alla sensibilità ed al talento del maestro Storaro. La magia del fantasy alimenta il sogno del cinema».
 

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