Il tweet del grillino Sibilia: «Una farsa lo sbarco sulla luna». Ma sbaglia la data

Il tweet del grillino Sibilia: «Una farsa lo sbarco sulla luna». Ma sbaglia la data
Domenica 20 Luglio 2014, 23:11 - Ultimo agg. 21 Luglio, 11:54
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AVELLINO - Il deputato irpino dei Cinque Stelle, Carlo Sibilia, che in genere tenta di farsi notare con scontate interrogazioni parlamentari, ha rumorosamente conquistato le luci della ribalta grazie ad un singolare tweet, subito ripreso da numerosi siti on line. Questo il testo: «Oggi si festeggia anniversario sbarco sulla #luna. Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che era una farsa...».



I nemici dei grillini, che in rete sono agguerriti quanto i seguaci del comico di Genova e del guru Casaleggio, hanno reagito all’unisono: ecco il solito parlamentare pentastellato gaffeur, per non dire ignorante. E in effetti, a voler essere puntigliosi, il primo sbarco sulla luna non è avvenuto 43, ma 45 anni fa. Sibilia, dunque, ha contribuito ad arricchire l’aneddotica sui grillini deficitari in cultura generale, anche se forse gli va riconosciuta l’attenuante del lapsus calami. Quanto al merito del tweet, c’è da dire che il deputato s’inserisce in una schiera (coloro i quali pensano che gli americani non siano andati sulla luna), molto più folta di quanto si creda. La Nasa ha messo a disposizione una serie di prove scientifiche che non lasciano alcun dubbio sull’autenticità delle missioni. Ma la mamma degli scettici (eufemismo) è sempre incinta. Negli anni Settanta il movimento negazionista divenne così popolare da indurre Hollywood ad occuparsene.

E forse Sibilia si sarà convinto che lo sbarco sulla luna è stato una farsa dopo aver assistito a «Capricorn One», film di successo in cui uno splendido Elliott Gould smaschera la macchinazione del governo statunitense.

Comunque, dopo essere stato sbertucciato sul web, Sibilia ha replicato da par suo con un altro tweet carico di apodittica ironia: «Scusate. Rettifico. Siamo andati sulla luna, #Berlusconi è onesto, la riforma del Senato è cosa buona e giusta e Repubblica è un giornale». Amen.
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