L'arco salvato grazie alle onde gravitazionali

L'arco salvato grazie alle onde gravitazionali
Giovedì 11 Febbraio 2016, 08:24
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Benevento - Da Pisa a Benevento lungo il filo conduttore delle onde gravitazionali. Cento anni dopo che Albert Einstein ne ha predetto l’esistenza, il lavoro in squadra tra Ego (European Gravitational Observatory) e Virgo, il rivelatore interferometrico di onde gravitazionali sarà oggi portato all’attenzione della comunità scientifica internazionale. L’appuntamento è per presso il sito dell’Osservatorio, a Cascina (in provincia di Pisa), e virtualmente l’ospite d’onore è l’Arco di Traiano, il più celebre monumento beneventano. Si discuterà infatti delle strumentazioni progettate e brevettate presso l’Università di Salerno, e utilizzate anche per il monitoraggio dei beni monumentali, come appunto l’Arco di Traiano, individuato come case-study. Il monitoraggio permette infatti di valutare lo stato di salute del monumento e procurare informazioni per pianificare le azioni per la migliore conservazione. Le attività sono state svolte con il controllo e la partecipazione della Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino e Benevento e coordinate dai professori Luigi Petti e Fabrizio Barone, dell’Università di Salerno. È il caso di ricordare che dello «stato di salute» dell’Arco si è discusso molto nei mesi scorsi anche a causa delle infiltrazioni di acqua piovana che hanno reso necessario un lungo intervento di messa in sicurezza.

L’evento odierno vedrà riuniti gli scienziati di «Ego» e «Virgo» a partire dalle 16.30. Data la concomitanza con il 100° anniversario della prima pubblicazione di previsione dell’esistenza delle onde gravitazionali di Albert Einstein, l’evento toscano si svolge praticamente in simultanea con un’iniziativa analoga a Washington.
 
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