Benevento, gara assegnata ma è già caos ricorsi per la mensa

L'apertura delle buste
L'apertura delle buste
di Gianni De Blasio
Lunedì 5 Ottobre 2015, 22:39 - Ultimo agg. 6 Ottobre, 09:40
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Benevento. La gara del servizio di ristorazione nelle 15 scuole materne, elementari e medie di Benevento (l’avvio dovrebbe avvenire nell’ultima decade del mese) è stata aggiudicata all’associazione temporanea di imprese costituita dalla Global Service di Napoli e la G.L.M. di Castellammare di Stabia, ma l’Ati soccombente, alla quale hanno dato vita la cooperativa “Quadrelle 2001” di Quindici e la “Ristora food” di Catania, preannuncia già ricorso



Peraltro, l’affidamento effettuato dalla commissione (presidente il dirigente del settore Servizi al cittadino, Giuseppe Moschella, componenti Salvatore Forgione e Annamaria Villanacci; segretaria Annamaria Caporaso; Rosalba Luogo responsabile unica del procedimento) è provvisorio, dovendosi verificare la corposa documentazione presentata.



Global Service, che già effettua la ristorazione nelle scuole di Avellino, ha vinto per aver effettuato un maggior ribasso, che poi era l’unico criterio previsto dal sistema di gara: a fronte dei 4,80 euro oltre iva a pasto previsti dal capitolato d’appalto, l’Ati Global Service-GLM ha offerto euro 4,107 nel mentre l’altro raggruppamento di imprese ha proposto 4,47. Questo l’importo calcolato dalla commissione, pur se le due imprese si propongono di contestarne l’esattezza.



Le operazioni di espletamento della gara non sono state rapide: sono state necessarie circa quattro ore per pervenire all’aggiudicazione dell’appalto, con rallentamenti dovuti pure alle innumerevoli eccezioni sollevate dai legali di “Quadrelle 2001”. Ma, almeno per ora, saranno Global Service e GLM a dover garantire la refezione scolastica per i prossimi cinque anni per l’importo indicato nel bando di 5.200.000 euro.



Le due imprese aggiudicatarie, nel contempo, a partire dal prossimo anno dovranno preparare i pasti nel centro di cottura comunale che dovranno attrezzare a Capodimonte (esborso previsto 700mila euro), oltre ad attrezzare le scuole per poter effettuare lo scodellamento (100 mila euro di spesa presunti).



Intanto, li cucineranno ad Atripalda che, secondo Google Maps, consente in 35 minuti di effettuare la consegna, 10 minuti al di sotto del limite indicato dal capitolato. Inoltre, la media giornaliera degli alunni e il personale dipendente che usufruisce della mensa per il solo pranzo è di circa 1.250, con la possibilità di oscillazione del 40% in più o del 40% in meno. E, proprio questo è uno degli aspetti che “Quadrelle 2001” quale impresa capofila si appresta a contestare.



Ricorso preannunciato, subito dopo la conclusione delle operazioni di aggiudicazione, dal direttore commerciale della “Ristora food” Rosario Sortino: «Le nostre eccezioni riguarderanno la capacità produttiva del centro di cottura della ditta che provvisoriamente si à aggiudicato l’appalto. Ricordo che va considerata la capacità residuale di preparazione dei pasti rispetto al netto delle forniture garantite ad altri enti e, in questo caso, occorre garantire la possibilità di prepararne per le scuole del Comune di Benevento anche 1.750 in un giorno, vista la previsione dell’oscillazione del 40%».



Non è tutto. “Quadrelle 2001” e “Ristora food” si propongono di verificare anche i tempi, nutrendo dubbi circa la possibilità di preparare, caricare, trasportare e consegnare i pasti in tutte le scuole dal centro di cottura di Atripalda entro i 45 minuti fissati dal capitolato. «Nell’immediato, presenteremo un esposto invitando il Comune a rivedere in autotutela la decisione assunta, nel caso non fosse accolto, saremmo costretti a rivolgerci al Tar per far valere le nostre ragioni», conclude il direttore commerciale di “Ristora food”.



Global Service e GLM sono obbligate a rilevare le 52 unità lavorative della Ristorò, in base all’articolo 30 del bando, che definisce la clausola di salvaguardia, assunzione che dovrà avvenire senza periodo di prova, con condizioni economiche non inferiori a quelle riconosciute sino al momento della cessazione del contratto di appalto precedente, ossia il 31 maggio 2015. «Le altre spettanze, invece – osserva Antonella Rubbo della Filcams Cgil -, ossia Tfr e quanto altro vantato dai lavoratori, sono a carico di “Quadrelle 2001” che ha rilevato il ramo d’azienda dalla Ristorò».
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