Prende forma il lapidarium all'Arco di Traiano. Fin qui rimasto tra le pagine delle relazioni progettuali e spoilerato solo da qualche rendering, l'intervento più atteso del progetto «Emozionare è valorizzare» dei Pics ha iniziato a materializzarsi su uno dei due lati del monumento. È spuntata a cavallo del finire della settimana la sagoma metallica della struttura che dovrà ospitare allestimenti multimediali e reperti storici connessi alla stagione traianea.
Ma quella visibile al momento è l'intelaiatura interna in acciaio dell'opera, che dovrà adesso essere rivestita con la teca vera e propria in vetro.
Valutazioni congelate, dunque, anche per ciò che concerne l'allestimento interno della vetrina espositiva. Tra quanti attendono il completamento della teca ci sono anche i vertici della Soprintendenza, dopo l'altolà imposto alle attività finalizzate all'acquisizione dei nulla osta per i trasferimenti dei preziosi beni richiesti in un primo momento dal Comune. Il numero uno dell'ente di tutela Gennaro Leva e il responsabile archeologico Simone Foresta hanno sospeso il giudizio per poter visionare l'intervento finito.
È probabile, a questo punto, che all'inaugurazione, prevista per la settimana di Natale, il lapidarium arriverà paradossalmente senza le prestigiose «pietre» che ne costituiscono la ragione prima della realizzazione. Una lacuna che verrà colmata in progress, ma sarà necessario riscrivere la «lista dei desideri» inizialmente stilata dagli addetti municipali al dossier, elenco nel quale figuravano la monumentale epigrafe in pietra voluta dallo stesso imperatore per eternare la tracciatura (e il finanziamento a proprie spese) della via traiana, i busti acefali di Traiano e della consorte Plotina e un Littore esposti al Museo del Sannio, la statua di un togato rinvenuta a Paduli, una sfinge egizia in granito rosa conservata nei depositi della Soprintendenza in viale degli Atlantici e altri pezzi da novanta del patrimonio culturale provinciale.
Ormai pronti, invece, i contenuti multimediali che si annunciano particolarmente promettenti sul piano storico. Tra le chicche più attese c'è un bozzetto a matita raffigurante l'Arco, attribuito addirittura al sommo Michelangelo Buonarroti. I visitatori potranno inoltre ammirare una carrellata di immagini fotografiche inedite e stampe di pregio, tutte a tema, fruibili a qualsiasi ora grazie a moderni dispositivi multimediali. Prevista una mappa interattiva con sensori che permetteranno di attivare i principali punti d'interesse turistico e scanner per la realtà aumentata. Completeranno la dotazione tecnologica i monitor ad alta risoluzione, un'audioguida e l'app di visita, con scansione del Qr code che consentirà di ammirare i contenuti della teca direttamente sul proprio smartphone.
Passi avanti spediti, e non potrebbe essere altrimenti data la scadenza imperativa del 31 dicembre, anche per il completamento dell'infopoint in piazza Cardinal Pacca. L'opera, a lungo controversa, sta per materializzarsi. Ultimato il riempimento in pietrame e terreno, già realizzato il basamento in cemento, l'installazione è prevista nella prossima settimana. La struttura prefabbricata presso un'azienda irpina, arriverà di fatto già montata per moduli che richiederanno quindi soltanto un assemblaggio. L'ultimo step riguarderà l'allestimento dell'area giardino.