Benevento. La morte di Maria: gli abiti di Daniel al vaglio dei Ris

Benevento. La morte di Maria: gli abiti di Daniel al vaglio dei Ris
Martedì 19 Luglio 2016, 11:50
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Indagini su due fronti. Il primo punta a ricostruire attraverso le testimonianze rese da una sessantina di testi, cosa è accaduto il 19 giugno nel casale adibito a ristorante, dove è stato trovato il corpo senza vita di Maria. Il secondo fronte e quello degli elementi che derivano dai test fatti dai Ris dei carabinieri con sede a Roma. I Ris dopo aver completato le rilevazioni sul corpo della bambina e sui vestiti, da oggi iniziano i test sulle tracce rilevate sugli abiti e sul corpo di Petru Daniel Ciocan il rumeno di 21 anni, che figura nel registro degli indagati con l'imputazione di omicidio e violenza sessuale, mentre la sorella Cristina di 29 anni è indagata con l'imputazione di concorso in omicidio. Il risultato di questi ulteriori test si avranno nella prossima settimana. Nel pomeriggio di oggi dovrebbero conoscersi ulteriori elementi acquisiti dai test sui vestiti della bambina.

In queste ore il difensore di Petru Faniel Ciocan, l'avvocato Giuseppe Maturo, con l'apporto di un tecnico ha fatto redigere una perizia attestante l'approssimazione scaturita dalle apparecchiature di Gps. In particolare si punta a chiarire una contraddizione emersa anche nel corso degli interrogatori e che riguarda il luogo dove è stata parcheggiata l'auto Polo da Petru Daniel Ciocan tra le 20,30 e le 21,10 a San Salvatore Telesino. L'apparecchiatura del Gps, di cui il veicolo era dotato, colloca l'auto nei pressi di Piazza Pacelli dove c'erano le giostre, sempre nella zona del casale adibito a ristorante nella cui piscina fu trovata morta la bambina. Ma il giovane rumeno aveva sostenuto che il veicolo era stato parcheggiato una trentina di metri più avanti, e quindi non nell'area di piazza Pacelli. Una mezz'ora in cui il giovane si era recato a casa di un anziano che ha confermato la circostanza, per mangiare un pezzo di torta, unitamente alla sorella Cristina. Questi tracciati a parere dell'esperto, convocato dalla difesa del rumeno, non sono del tutto affidabili. Perchè questi Gps collocati dalle case automobilistiche o direttamente dai proprietario delle auto non hanno sempre il pregio della precisione. Infine i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale con il maggiore Alfredo Zerella, stano portando avanti ulteriori verifiche sui movimenti del rumeno nella serata del 19 giugno.

e.m.
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