Benevento, la sfida della politica: «Fucci assessore, ora il Sannio faccia squadra»

Benevento, la sfida della politica: «Fucci assessore, ora il Sannio faccia squadra»
di Gianni De Blasio
Sabato 25 Ottobre 2014, 00:14 - Ultimo agg. 10:17
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Benevento. Non solo un momento celebrativo di quel che può definirsi un evento non solo per Airola, ma ad accomunare le varie personalità politiche è stato sì l’augurio di buon lavoro a Vittorio Fucci ma, soprattutto, la condivisione della necessità che il Sannio faccia finalmente squadra.



Stefano Caldoro è giunto poco prima della fine della manifestazione, quando già Clemente Mastella, ad esempio, si era detto «dispiaciuto per un’assenza che testimonia ulteriormente le difficoltà di una provincia che, anche quando festeggia, è costretta a farlo da sola». E, invece, il governatore lo ha smentito, si è scusato del ritardo, «ma di certo non potevo mancare qui dove si celebra un senso di comunità che si riconosce in una rappresentanza amministrativa».



Caldoro, a proposito dell’azione del suo governo, ha rivendicato che proprio ad Airola è stata vinta una scommessa importante, puntando a sostituire i capannoni dismessi con iniziative innovative e competitive. Ampliando l’orizzonte, il Governatore ha richiamato l’attenzione sul volume di investimenti effettuati nelle aree interne: «A Benevento e Avellino, realtà che io considero con visione comune, la Regione ha investito più che a Napoli». Su questo, Caldoro si è detto pronto a qualsiasi sfida, numeri alla mano, auspicando che la Campania ritrovi l’orgoglio per rilanciarsi, mettendo al bando le polemiche sul nulla, per privilegiare la qualità della proposta politica, mettendo in campo innovazione e modernizzazione».



Ad Airola, pure l’assessore ai Trasporti Sergio Vetrella, che ha esortato a «mettere al centro il concetto e non la teoria se si vogliono risolvere i problemi». Vetrella ha definito il neo collega «una persona perbene e un gran signore», così come già fatto prima di lui dal sottosegretario alle Infrastrutture. Del Basso De Caro ha messo a tacere subito le polemiche interne al Pd locale, sostenendo l’iniziativa assunta dal sindaco e dal consiglio comunale di Airola, promotori di un’iniziativa istituzionale e bipartisan (tra i presenti, pure la consigliera regionale Giulia Abbate): «La nomina di Vittorio nell’esecutivo regionale costituisce un’opportunità per questa città e il Sannio, merita di essere rimarcata con questa manifestazione».



Una nomina, peraltro, che per un sannita assume valore particolare, non a caso in 44 anni di vita della Regione gli assessori beneventani si contano sulle dita di una mano o poco più: l’ultimo, Mino Izzo, airolese anch’egli così come in precedenza Gennaro Melone, entrambi in sala, risale a 16 anni fa. «Fucci uomo del fare»: questo l’augurio che tutti hanno indirizzato al rappresentante forzista che da qualche settimana si occupa di commercio, artigianato e idrocarburi. Tifa per lui più di tutti Mastella, che ha espresso il «parere» decisivo («Non vorrei incappare in altri guai con la giustizia») per l’ingresso in giunta di «un collaboratore leale, non il più fedele», ci terrà a sottolineare Mastella. Il quale è apparso sfiduciato in merito allo scenario nazionale: «La politica non c’è più, la democrazia dei partiti è ormai infartuata», ricordando che oggi contano solo i Governi, anche quando non sono stati scelti dal popolo. «Spero solo che la politica recuperi stile, tolleranza e dialogo permanente».



In conclusione, il festeggiato. Fucci ha ringraziato Caldoro per la nomina e Mastella «cui mi lega una fraterna amicizia». Un grazie anche al sindaco Napoletano e al suo coraggio nonostante le sterili polemiche sollevate d qualcuno. L’assessore ha promesso di spendersi al massimo a favore del Sannio, dopo un pensiero al padre Vittorio, che fu consigliere regionale, Fucci ha detto che sta già lavorando alla nuova legge regionale per il commercio, ma si adopererà pure su altri temi, i distretti e le attività commerciali nonché l’implementazione delle attività di promozione dei prodotti tipici locali.
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