L’area del piazzale del cimitero comunale è, da alcuni mesi, terra di nessuno, priva di qualsiasi controllo, in particolare durante le ore notturne. Tra l’altro il palo che sosteneva l’unica telecamera di videosorveglianza, che costituiva un valido deterrente, è stato abbattuto. Uno stato di cose che incoraggia vandali, spacciatori e ladri, i quali possono così incontrarsi e radunarsi indisturbati.
Sono ripartite, intanto, anche le incursioni all’interno del luogo sacro. Qualche notte fa, infatti, i ladri sono penetrati negli uffici della confraternita San Rocco, trafugando - stando a un primo inventario ufficioso - delle marche da bollo e un trapano professionale. Successivamente, i malviventi si sono introdotti negli uffici della confraternita Ave Maria, che dista pochi metri, dove però non hanno trovato nulla. Bottino magro, dunque, anche se hanno potuto operare indisturbati, visto che da anni non c’è più nemmeno il servizio di vigilanza notturna. Restano l’amarezza e lo sgomento nel vedere questi luoghi profanati, oltre ai danni riportati dalle varie porte che delimitano gli ingressi. Un ritorno al passato, quindi. Da diversi anni, infatti, non si registravano razzie da parte di ladri che, addirittura, avevano preso di mira, per un lungo periodo, anche le cappelle private e i loculi.
Sugli ultimi due furti, nel frattempo, stanno indagando i carabinieri del capoluogo, che hanno effettuato anche una serie di accertamenti e rilievi. Sono in corso accertamenti anche da parte degli organi competenti, per stabilire le cause legate all’abbattimento del palo della videosorveglianza, letteralmente piegato in due a circa mezzo metro dalla base. Da non escludere, anche se appare improbabile, un cedimento della struttura.
Due le ipotesi che circolano con più ricorrenza: la prima che si sia trattato di una bravata e quindi di un raid vandalico come quelli già balzati agli onori delle cronache negli ultimi periodi, anche se su altri beni e in svariate zone del capoluogo. La seconda, rispetto alla quale però una risposta potrà arrivare solo nelle prossime settimane, che si sia trattato di un atto compiuto di proposito per avere in quella zona «campo libero» per eventuali incontri o operazioni non consentite. Necessario, dunque, ripristinare i controlli.Da rilevare, invece, il netto calo di un altro mortificante e deplorevole fenomeno legato al furto di fiori o ceri da loculi o tombe, già oggetto di denunce, proteste e segnalazioni. Addirittura c’era stata anche l’iniziativa di alcuni cittadini che, stanchi dei continui furti sulle tombe dei propri defunti, puntavano a installare telecamere private. Fattori alla luce dei quali c’è stata un’intensificazione dei controlli da parte del personale della cooperativa che ha il servizio di manutenzione del cimitero.
«Abbiamo fatto - spiega l’assessore alle politiche cimiteriali Attilio Cappa - un’opera di sensibilizzazione trovando grande spirito di collaborazione e sembra che le cose vadano meglio, anche se si tratta di un fenomeno difficilmente gestibile, al di là della pochezza di chi compie certi gesti. Quasi quotidianamente sono presente nel cimitero proprio per fare in modo che le cose vengano gestite nel miglior modo possibile, anche se siamo di fronte a continui problemi ed emergenze rispetto alle quali, comunque, stanno arrivando risposte e soluzioni soddisfacenti. In merito alla videosorveglianza, abbiamo provveduto a effettuare la relativa segnalazione».
Per quanto concerne l’ormai annosa questione della carenza di loculi, la gestione di questa fase critica passa attraverso le esumazioni ed estumulazioni ordinarie e straordinarie, anche se nei prossimi mesi dovrebbe partire il progetto per la realizzazione di nuovi locali in prossimità dell’area destinata alla fontana nel nuovo cimitero. Proprio in quest’ottica, è scattata l’ordinanza sindacale di proroga fino al 31 maggio di esumazioni ed estumulazioni. I cittadini interessati dovranno prendere contatto con l’ufficio dei servizi cimiteriali per il rilascio delle necessarie autorizzazioni. Per le salme, i cui atti di concessione sono giunti a scadenza, in mancanza di indicazioni da parte degli eredi si procederà d’ufficio all’esecuzione delle relative operazioni.
Infine, altro problema per il quale bisogna trovare al più presto una soluzione è quello dell’impianto idrico. In diverse zone del cimitero, in particolare nella parte alta, l’erogazione è assente, con enormi disagi.