Benevento. Il giallo di Maria, nell'auto
di Daniel trovate altre tracce

Benevento. Il giallo di Maria, nell'auto di Daniel trovate altre tracce
Giovedì 21 Luglio 2016, 10:29
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Ancora alla ribalta gli accertamenti dei Ris dei carabinieri. Per la morte di Maria, gli uomini dei Reparti Investigazioni Scientifiche, stanno da circa un mese conducendo test su più fronti, per venire a capo di questo omicidio avvenuto a San Salvatore Telesino. Ieri mattina, presente il consulente della famiglia della bambina Nicola Caprioli e l'avvocato Fabrizio Gallo, si è proceduto ai test per verificare se su alcune macchie sugli abiti di Petru Daniel Ciocan, il rumeno di 21 anni, indagato per omicidio e violenza sessuale, vi sono tracce di cloro o di altri prodotti chimici, che vengono inseriti nelle piscine per evitare il formarsi di alghe.

Ma al vaglio dei microscopi dei Ris vi sono anche gli oggetti rivenuti nell'auto Polo del rumeno. Qualche oggetto o indumento che potrebbe anche appartenere o essere stato usato da Maria, tra cui una bottiglina d'acqua e delle calze. Del resto il rumeno ha sin dal primo momento sostenuto che la bambina è stata in sua compagnia per circa tre quarti d'ora domenica 19 giugno: dalle 19 alle 19,45 a bordo dell'auto Polo. Un tempo adoperato per cercare di raggiungere Telese Terme, dove risiede la sorella Cristina anch'essa finita indagata. Un itinerario non percorso perchè a causa di una manifestazione sportiva non era stato possibile raggiungere da San Salvatore Telesino e il centro di Telese Terme.

I risultati di questi test non sono immediati, e gli inquirenti che conducono le indagini i carabinieri del Reparto operativo provinciale con il maggiore Alfredo Zerella, la Procura della Repubblica con il procuratore della Repubblica Giovanni Conzo, il sostituto procuratore della Repubblica Maria Scamarcio, chiaramente sono in attesa di questi risultati per tirare le somme sulle investigazioni. Secondo le previsioni vi potranno essere delle anticipazioni nelle prossime ore, ma le conclusioni giungeranno fra una decina di giorni. In modo che elementi raccolti, dichiarazioni e test dovrebbero portare alla soluzione del giallo. Al centro delle indagini resta in ogni caso Petru Daniel Ciocan. Finora infatti non sono emersi altri sospettati, nei cui confronti c'erano elementi tali da poter farli ritenere coinvolti.

Ieri ancora interrogatori presso la Compagnia di Cerreto Sannita. Ascoltati i gestori del casale adibito a ristorante che la sera in cui è avvenuto il ritrovamento della bambina in piscina era chiuso. Anche interrogati alcuni titolari di negozi, ubicati accanto al casale che quella sera era in funzione. I gestori del casale avrebbero riferito che non avevano mai trovato segni di che testimoniavano la presenza di estranei nel giardino adiacente il locale. Pertanto quella «incursione» conclusasi con la morte della bambina, ha avuto il carattere della eccezionalità. Ma nessuno ha notato la bambina ne tantomeno qualcuno che l'accompagnava. Del resto in caso contrario le indagini sin dal primo momento avrebbero avuto un esito diverso.

e.m.
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