Malies verso il rilancio: collaudo e poi restyling

Partiti i lavori di consolidamento e di verifica della vulnerabilità sismica

ll Malies
ll Malies
di Paolo Bocchino
Giovedì 19 Ottobre 2023, 10:03
4 Minuti di Lettura

Una storica incompiuta che vuole perdere l'etichetta. Sono partiti lunedì i lavori di consolidamento strutturale e verifica di vulnerabilità sismica del Malies, la galleria commerciale di via Rummo anticamente tempio delle produzioni agricole sannite sotto il nome di Mercato commestibili. Vocazione che il sito conserverà grazie alla traiettoria tracciata dal progetto Urban Center Benlab finanziato con 14,4 milioni del Pnrr, che associa il Malies propriamente detto all'immobile ex Orsoline. Un grande programma d'intervento che deve però prima affrancarsi da una minuscola ma fondamentale insidia: la mancanza di collaudo. Un adempimento solitamente di routine, rivelatosi nel caso in questione una gigantesca grana che tiene ferma i lavori, incredibilmente, da anni.

Riqualificato ma non terminato sotto la gestione D'Alessandro, il complesso con esercizi commerciali e aree pedonali su due livelli fu riaperto nel dicembre del 2007 agli inizi del primo mandato Pepe.

Ma la parabola non fu quella auspicata dai tanti che immaginavano per l'area di via Rummo un presente all'altezza del passato. Scarso l'appeal esercitato dalla struttura, privata di attività proprio nello storico core business dell'agroalimentare, l'area fu ben presto presa di mira dagli immancabili vandali. Sullo sfondo anche un insidioso contenzioso con gruppi economici nazionali, fortunatamente risoltosi a favore del Comune. Ma la fine delle trasmissioni arrivò all'insediamento dell'amministrazione Mastella quando si prese atto, nell'incredulità generale, che l'opera era stata restituita alla cittadinanza senza regolare collaudo.

Un atto di prassi, che però mancava. E la maledizione del Malies ha continuato a colpire anche negli anni seguenti. Un primo professionista incaricato di eseguire la procedura, consigliere comunale in carica all'epoca, si dimise nel 2019 per palese incompatibilità. Epilogo infausto anche nel tentativo successivo: il nuovo tecnico designato consegnò a ottobre 2020 «relazione di collaudo statico con esito negativo a seguito della ripetizione delle operazioni di collaudo, a causa di parziali difformità dello stato dei luoghi, un non idoneo stato di conservazione delle strutture, e della non idoneità di alcune strutture in elevazione».

Video

Questioni sostanziali, dunque, e non mere inadempienze formali. Di qui la necessità di un nuovo intervento che permetta di superare finalmente le residue carenze e dare alla città uno spazio davvero in grado di accogliere i visitatori. Da lunedì sono al lavoro le maestranze della RH Builder che opereranno nell'ambito del progetto finanziato con 1 milione intercettato dall'amministrazione sulle economie Fesr 2007-2013. I lavori di consolidamento permetteranno di ottenere finalmente l'agognato certificato di collaudo, step fondamentale per poter passare al progetto di riqualificazione più corposo già finanziato con il Piano di ripresa e resilienza. «Un atto dovuto, ma che mancava - commenta l'assessore ai Lavori pubblici Mario Pasquariello -. Abbiamo ereditato una situazione davvero ai limiti dell'incredibile che ha fortemente penalizzato la rinascita del sito e dell'intera area che l'amministrazione considera strategica per il tessuto economico cittadino. Questi lavori ci permetteranno di avviare il vasto programma di riqualificazione per il quale abbiamo ottenuto un maxi finanziamento con il Pinqua e quindi con il Pnrr. Contiamo di rinnovare anche la copertura».

Il progetto vedrà la luce proprio nelle prossime ore. È in arrivo a Palazzo Mosti il progetto di fattibilità tecnico-economico stilato dal raggruppamento temporaneo incaricato dal Comune formato dagli architetti Diodoro Tommaselli (presidente provinciale dell'Ordine professionale), Saverio Parrella (past president, Nicola Palmino Rubortone, e dallo studio tecnico associato Ianniciello. Un «preliminare rafforzato», come da definizione prevalente con il nuovo Codice degli appalti, cui seguirà a stretto giro la pubblicazione del bando di gara per la redazione della progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori per 14,4 milioni. La rinascita della storica area commerciale della città punta sul binomio «Sapori e Saperi». Il programma Urban center delineato in partnership con l'Università del Sannio prevede la creazione di botteghe, banchi di vendita e punti di ristorazione veloce street food nella galleria Malies, mentre nel palazzo che ospitava le religiose Orsoline nasceranno alloggi per edilizia residenziale sociale a canoni accessibili, spazi aperti dedicati a studenti o ricercatori, presìdi istituzionali. Per la prima pietra bisognerà attendere verosimilmente la primavera del prossimo anno.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA