Morte di Maria, giudici divisi sull'arresto di Daniel

Morte di Maria, giudici divisi sull'arresto di Daniel
Domenica 29 Gennaio 2017, 20:01
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S. SALVATORE TELESINO -  Tesi contrapposte tra Procura e giudice delle indagini preliminari. Il giallo sulla morte di Maria la bambina di dieci anni trovata priva di vita in una piscina di un resort di San Salvatore Telesino il 19 giugno 2016, resta senza una conclusione certa. Proverà a darne una il Tribunale del Riesame di Napoli che il 16 febbraio ha fissato l’udienza in cui, dopo il secondo diniego del Gip Flavio Cusani a procedere all’arresto dei rumeni Daniel Ciocan di 21 anni e della sorella Maria Cristina 30 anni, si pronuncerà sul ricorso presentato dalla Procura della Repubblica, che aveva chiesto per entrambi l’arresto per aver cagionato la morte della bambina. Il verdetto del Riesame non avrà in ogni caso conseguenze immediate perchè è previsto il ricorso per Cassazione. Il Gip Flavio Cusani sia nella prima ordinanza di rigetto degli arresti, come nel secondo caso ripete che bisogna «continuare ad indagare», paventando altre piste da seguire, tra queste quella di pedofili che nel timore di essere scoperti hanno attuato l’omicidio, ne «può essere esclusa l’ipotesi di un maniaco». Un dato certo è che la sera del 19 giugno Maria, peraltro timorosa dell’acqua, non poteva pensare di cercare «svago in una piscina». Sono emerse a parere del Gip evidenze istruttorie nuove su cui bisogna ulteriormente indagare.
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