La morte della piccola Maria
altri riscontri sull'auto dell'indagato

La morte della piccola Maria altri riscontri sull'auto dell'indagato
Giovedì 22 Settembre 2016, 08:33 - Ultimo agg. 08:45
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BENEVENTO - L’auto Polo di Petru Daniel Ciocan, il rumeno di 21 anni indagato per la morte di Maria, la bambina di dieci anni continua ad essere al centro delle indagini. Lo è in particolare dal mese di luglio quando sono sorti delle divergenze sui dati provenienti dal Gps l’apparecchiatura che era istallata sull’auto. L’apparecchiatura del Gps di cui il veicolo era dotato infatti colloca l’auto nei pressi di Piazza Pacelli di San Salvatore Telesino, dove c’erano le giostre, sempre nella zona del casale adibito a ristorante nella cui piscina fu trovata morta il 19 giugno la bambina. Ma il giovane rumeno aveva sostenuto che il veicolo era stato parcheggiato una trentina di metri più avanti, e quindi non nell’area di piazza Pacelli. Una sosta che va appunto dalle 20,40 alle 21,05. Una mezz’ora in cui il giovane si era recato a casa di un anziano, per mangiare un pezzo di torta, unitamente alla sorella Cristina, che anche lei è finita nel registro degli indagati con l’indicazione di concorso in omicidio. Ora su i tracciati di questi Gps vi sono due perizie: una di parte fatta dal tecnico nominato dagli avvocati Giuseppe Maturo che difende Petru Daniel Ciocan e Salvatore Verrillo che difende la sorella, ed un altra fatta da un tecnico designato dalla Procura. In quella di parte si sostiene che il Gps fornisce indicazioni approssimative, ed a tale riguardo si fa riferimento ad una comparazione tra le mappe catastali e i luoghi indicati dall’apparecchiatura. Nella perizia della Procura, si sostiene invece che in base al Gps l’auto era presso il casale. 
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