Petardi lanciati contro la vetrina, danni al Benevento Store

Petardi lanciati contro la vetrina, danni al Benevento Store
di Andrea Ferraro
Martedì 19 Maggio 2015, 20:34
2 Minuti di Lettura
I teppisti alzano il tiro. Dopo il danneggiamento dell’auto del calciatore Som, l’altra notte due petardi sono stati fatti esplodere davanti al Benevento store di corso Vittorio Emanuele, negozio in cui, fino a sabato, è stato venduto materiale e abbigliamento ufficiale del club giallorosso.



La tensione, dunque, sale in città dopo la sconfitta del Benevento nella sfida playoff contro il Como, costata l’addio al sogno della promozione in B. Lunedì pomeriggio mani, al momento, ancora ignote hanno lanciato sassi contro la vettura, una Mini Cooper, di Som, esterno camerunense, tra i protagonisti in negativo della sfida con i lariani. Un raid messo a segno nel cortile del condominio di via Rosselli, a Pacevecchia, dove vive il calciatore e dove era stata parcheggiata l’auto, il cui lunotto è andato in frantumi.



L'altra notte, intorno all’una, due petardi sono stati fatti esplodere all’esterno del Benevento store. Pochi danni materiali, limitati alla rottura di uno scalino di marmo e all’annerimento di vetrata e infissi, ma tanta paura per i residenti svegliati dai boati. Indaga la del patron.



Ferma la condanna del sindaco Fausto Pepe: «Teppismo, intimidazioni e ritorsioni - dice - non fanno parte della tradizione sportiva di Benevento. Gli ultimi episodi di violenza richiedono una condanna forte da parte della città. L’accaduto assume una rilevanza ancora maggiore perché soltanto poche ore prima alcuni delinquenti avevano danneggiato l’auto di un calciatore. E allora è giusto alzare la voce e denunciare un clima di tensione insostenibile che solo nei folli può trovare giustificazione in una sconfitta calcistica. Istituzioni, tifoseria e sportivi: siamo tutti chiamati a operare per rasserenare l’ambiente e creare una condizione di isolamento assoluto dei violenti. Benevento non merita questa vergogna. A Som, alla famiglia Vigorito, alla società che gestisce lo ”store giallorosso” la nostra solidarietà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA