Pioggia di multe «pazze» cartelle a chi ha pagato

I vigili urbani: "Un problema dovuto al caricamento del sistema informatico"

Pioggia di multe «pazze» cartelle a chi ha pagato
di Paolo Bocchino
Mercoledì 5 Luglio 2023, 10:01
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Cartelle fiscali che giungono al domicilio dei beneventani per somme non pagate. E che invece, nella maggior parte dei casi, risultano essere state debitamente onorate per tempo. Una condizione che sta riguardando una quota significativa di cittadini, destinatari di avvisi di accertamento notificati nei giorni scorsi dalla concessionaria comunale Andreani tributi. La vicenda è approdata ieri pomeriggio nella commissione Mobilità del Consiglio comunale, convocata ad hoc dal presidente Francesco Farese su richiesta del componente Antonio Capuano. Commissione competente per materia in quanto tutte le richieste di pagamento "incriminate" riguardano sanzioni per violazioni del Codice della strada. Trasgressioni risalenti nel tempo.

Secondo quanto testimoniato da alcuni cittadini incappati nella spiacevole disavventura, le multe sono datate 2018. Titoli di credito giunti sul limite della prescrizione quinquennale. La società di riscossione municipale ha fatto scattare quindi l'invio massivo dei debiti risultanti dalla banca dati per l'anno in questione, onde evitare l'uscita definitiva dal perimetro dei crediti esigibili.

Tra i quali però ci sarebbero anche innumerevoli richieste di versamento relative a multe stradali elevate dai vigili urbani o dagli accertatori della sosta a pagamento di Trotta, confluenti queste ultime anch'esse presso gli uffici della polizia municipale, che i cittadini avrebbero già provveduto a liquidare illo tempore.

Cartelle pazze, o quantomeno rivendicazioni indebite. Comprensibile il malumore di quanti si sono visti richiedere per la seconda volta quanto già versato per tempo. Ma, soprattutto, con importo decisamente maggiorato rispetto a quello originario. Sarebbero tutt'altro che isolati, secondo quanto emerso finora, i casi di accertamenti lievitati anche cinque volte la somma originaria. Poco male per chi ha conservato prova del pagamento, che verrà depennato dai debitori esibendo il relativo talloncino. Ma per farlo dovrà accollarsi una duplice fila presso gli sportelli di Andreani e della polizia municipale, in quanto i primi dirottano gli interessati su via Santa Colomba per questioni di competenza formale. Si tratta invece di una sonora beffa per quanti, pur avendo regolarmente onorato le pendenze, hanno smarrito i tagliandi postali o di altro tipo che chiuderebbero la partita.

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Come si spiega il corto circuito che sta sollevando non pochi malumori? I consiglieri componenti proveranno a capirlo rivolgendosi all'origine del problema: «La commissione ha deciso all'unanimità di chiedere chiarimenti alla polizia municipale - rivela Antonio Capuano -. Ho verificato personalmente casi di cittadini che avevano regolarmente e tempestivamente pagato il dovuto, e che adesso si sono visti richiedere nuovamente la somma con avviso di accertamento. Con importi che sono cresciuti a dismisura: dai 70 euro pagati all'epoca, oggi si è arrivati a pretese di 350 euro. In più, queste persone subiscono anche il disagio di dover raggiungere gli uffici dei vigili dopo essere state presso la Andreani, emittente degli accertamenti. Una questione incresciosa e da risolvere al più presto, anche perché ho constatato direttamente che i casi sono numerosi. E mi auguro che la vicenda riguardi esclusivamente l'anno 2018 e non anche il 2019, circostanza che abbiamo inserito nella richiesta di chiarimenti che sarà inoltrata ai vigili».

Le prime delucidazioni arrivano dal numero uno della polizia municipale Fioravante Bosco: «Ci sono effettivamente casi di disallineamento tra i pagamenti effettuati per l'anno 2018 e quelli registrati. Il problema è imputabile a ragioni tecniche legate al diverso sistema di caricamento informatico che si utilizzava all'epoca. Già per il 2019, questo non può essersi verificato, in quanto il sistema è stato completamente uniformato attraverso l'apposita piattaforma Maggioli. Quanti dovessero aver ricevuto richieste di pagamento già effettuate, vengano presso i nostri uffici che provvederanno rapidamente allo sgravio dovuto. Per chi non avesse conservato il cedolino di pagamento è possibile provare a richiederne copia presso lo sportello di versamento».
 

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