S. Agata dei Goti: incassava la pensione del padre morto

S. AGATA DEI GOTI - Lei un’operatrice culturale di sessantasette anni che ha vissuto a lungo a Roma e poi insieme al padre si era trasferita Sant’Agata dei Goti, ieri mattina ha patteggiato una pena di un anno e quattro mesi con il beneficio della sospensione per il reato di truffa. L’accusa: alla morte del padre non aveva segnalato l’evento all’Inps ed aveva continuato per circa nove anni a percepire una modesta pensione del genitore. Un assegno per un importo di meno di mille euro al mese con un ammontare in totale di circa cinquantamila euro. Poi aveva deciso di porre fine a questa situazione di illegalità ed aveva deciso di denunciare l’accaduto da qui il processo e la condanna inflitta ieri mattina davanti al Gup Flavio Cusani, che le ha concesso le attenuanti, accogliendo una istanza del suo legale l’avvocato Antonio Biscardi. Presente per la Procura della Repubblica il sostituto procuratore della Repubblica Miriam La Palorcia, dopo che la richiesta di rinvio che era stata avanza dal sostituto procuratore Assunta Tillo.