Dal Sannio al Veneto: accetta l’incarico al Nord ma insegna un solo giorno

Dal Sannio al Veneto: accetta l’incarico al Nord ma insegna un solo giorno
di Domenico Zampelli
Lunedì 20 Febbraio 2017, 08:40 - Ultimo agg. 09:07
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Benevento. Congedo straordinario, ma più ancora etica e legalità ad infiammare l’edizione di ieri dell’Arena di Giletti, dove è stata presentata la vicenda del professore Enrico Vittorio Mattei. Commercialista a Telese Terme e residente a Faicchio, nel beneventano, Mattei è titolare della cattedra di diritto presso l’istituto tecnico “Severi” di Padova. C’è in famiglia un ammalato grave (uno zio della moglie) ed allora Mattei opta per il congedo straordinario: assenza dal lavoro (fino ad un massimo di due anni) indennizzata nella misura della retribuzione percepita nell’ultimo mese di lavoro che precede lo stop. Per Mattei, quindi, l’anno scolastico in pratica non inizia, mentre la preside dell’istituto Severi conferisce l’incarico, dopo quattro tentativi, ad una supplente, Elisa Spagnuolo, che si mette subito in sinergia con alunni e dirigente. 

Il beneficio del congedo straordinario non conosce però interruzioni nei giorni festivi: nei due anni, tetto limite per l’attività lavorativa, sono quindi inclusi anche i quindici giorni delle vacanze di Natale. Ai quali Mattei evidentemente non vuole rinunciare, visto che rientra il 23 dicembre scorso e preannuncia una richiesta decorrente dal successivo 9 gennaio. «Guadagnando» così una paio di settimane da poter eventualmente utilizzare in prosieguo.

Un passaggio che però fa perdere la cattedra provvisoria conferita alla supplente Spagnuolo. Così la preside Nadia Vidale, costretta a dovere cercare un nuovo insegnante per le classi del prof Mattei, prende carta e penna e scrive una lettera aperta indirizzata a Faicchio. «Cosa è tornato a fare per un solo giorno? Per costringerci all’ennesima supplenza?». Questo il senso della missiva inviata dalla preside. Che diventa una bolla mediatica scatenando proteste e polemiche.

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