Video hot di minori on line: preso operaio beneventano

Video hot di minori on line: preso operaio beneventano
Mercoledì 27 Maggio 2015, 09:51 - Ultimo agg. 10:34
2 Minuti di Lettura
Anche un sannita, un operaio di Torrecuso, è stato arrestato in un blitz contro la pedopornografia. Si tratta di Gerardo Perugini, 51 anni. In questa indagine è finito anche un finto manager statunitense, in realtà era un sacerdote anch’egli arrestato nell'ambito dell’operazione della polizia postale che ha smantellato un giro di pedopornografia online.



Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Milano. Il prete, un salesiano, aveva vissuto per diversi anni a Oulx, località della Val di Susa, in provincia di Torino, e recentemente era stato trasferito ad Alassio, in Liguria. Gli arresti ieri mattina sono stati quattro, e sono stati eseguiti ad Alassio (Imperia), Torrecuso, Livorno e Roma. Il sacerdote aveva acquisito una falsa identità, come del resto quasi tutti gli indagati. Sosteneva inoltre di essere spesso in Italia per motivi di lavoro, giustificando così il fatto che il suo indirizzo email era fornito da un provider italiano. Secondo le accuse l'uomo avrebbe acquisito in particolare fotografie e video di preadolescenti. Ma tra il materiale scambiato dagli indagati c'erano anche scatti di bambini di pochi anni, nella maggior parte dei casi provenienti dall'Estremo Oriente. Tra le persone coinvolte anche un insegnante.



Da quanto si è saputo, i presunti pedofili provenienti da diversi Paesi si «incontravano» su un social network russo, utilizzato dagli iscritti per pubblicare immagini di vario genere. Si lanciavano segnali attraverso commenti «in codice» a fotografie non pedopornografiche di bambini, spostando poi le conversazioni, quasi sempre in lingua inglese, su altre piattaforme web, dove avveniva lo scambio di migliaia di immagini da parte della rete internazionale. Scambio che nella maggior parte dei casi non richiedeva una contropartita economica, ma piuttosto la fornitura di altre immagini con il sistema del «peer to peer». Le indagini sono state effettuate da agenti della polizia postale sotto copertura, riusciti a infiltrarsi nella rete fingendosi pedofili.



Durante le perquisizioni è stato sequestrato materiale che ora è al vaglio degli inquirenti. Sono in corso gli accertamenti per verificare se alcuni degli indagati siano anche responsabili della produzione di materiale pedopornografico, oltre che dello scambio. Nell'ordinanza di custodia cautelare il gip di Milano Paolo Guidi ha contestato il pericolo di reiterazione del reato da parte delle persone coinvolte. Il sannita arrestato ieri mattina, con l’apporto anche della polizia postale beneventana, è stato condotto nel carcere di contrada Capodimonte.



Questa mattina sarà ascoltato su disposizione del magistrato milanese per rogatoria dal Gip del Tribunale di Benevento Maria Ilaria Romano presente il suo difensore, l’avvocato Giuseppe Sauchella. L’operaio l’anno scorso aveva avuto una condanna in primo grado per un analogo reato, vicenda che ora è al vaglio dei magistrati della Corte di Appello di Napoli.



e.m.