Vinitaly, l'exploit deille cantine sannite

Vinitaly, l'exploit deille cantine sannite
Giovedì 14 Aprile 2016, 08:44
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Benevento - Mercato estero, grande distribuzione, biologico e tipicità. Sono le quattro parole chiavi che segneranno il futuro mercato del vino. È questa la ricetta che emerge in chiusura della cinquantesima edizione del Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati che si è chiuso ieri a Verona. Parole chiavi su cui il Sannio è pronto a scommettere. Da Verona le aziende sannite tornano con la forza dei contatti registrati con gli operatori del settore, in particolare quelli del mercato estero. Quell’estero che fa registrare numeri positivi per il vino campano, che nel corso dell’ultimo decennio (dal 2006 al 2015) parlano di un incremento notevole delle esportazioni (più 174%), toccando la cifra di 43 milioni di euro nel 2015 (nel 2009 il fatturato era solo di 23 milioni di euro).A questo va aggiunto che il Sannio, con la sua forza produttiva, guarda con fiducia anche al canale della grande distribuzione organizzata. Alla vigilia dell’evento veronese un’indagine condotta dall’Iri e commissionata proprio da Vinitaly aveva annunciato come i vini Solopaca (primo posto), Aglianico (secondo) e Falanghina (quarto) risultassero, insieme a quelli Lambrusco e Sangiovese, i più richiesti nei supermercati della Campania nel 2015.
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