Contro l'antimafia

Contro l'antimafia
Venerdì 19 Agosto 2016, 09:45 - Ultimo agg. 20 Marzo, 06:30
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Era difficile scrivere un libro contro l’antimafia, mettendo in fila i difetti accumulati dal 1992 ad oggi, c’è riuscito Giacomo Di Girolamo con leggerezza e ironia. Smontare l’antimafia, i suoi paladini, gli scrittori con la scorta, i giudici con le inchieste per fare carriera e i giornalisti a seguire: carriera e inchieste raccontare sui giornali; e allo stesso tempo giocare con l’ultimo grande capo mafia: Matteo Messina Denaro. “Contro l’antimafia” (Il Saggiatore), oscillando tra queste due prese in giro, e avendo dalla sua la lezione di Sciascia, di Fruttero e Lucentini, e di Gaber. Di Girolamo riesce a scrivere un libro di satira, fornendo al lettore una serie di maschere grottesche, analizzando il linguaggio che si oppone alla mafia e  quello che anima le nuove strategie mafiose. Il risultato è un libro, privo della retorica savianesca, della pesantezza da questura del “Fatto quotidiano”, e dei pianti di Crocetta; con la sua storia, quella di ragazzo normale, e la sua crescita culturale che gli ha permesso di andare oltre la realtà mafiosa e antimafiosa, senza ignorarne il Contesto. 
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