Language is a virus from outer space

Language is a virus from outer space
Venerdì 18 Marzo 2016, 11:02
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Dice Marco Rossari alla fine del suo “Piccolo Dizionario delle malattie letterarie” (italosvevo) che la letteratura è una malattia, facendone un breve elenco in ordine alfabetico. È un libro dispari, raffinato, ironico, che in poche definizioni battezza le manie degli scrittori o la loro anima più profonda: “Gomorrea: malattia venerea contraibile con impegno. Sintomi: ipertrofia della prosa, ridondanza retorica, forte propensione all’orazione civile”. È un gioco elegante che richiede al lettore un retroterra: “Cechov [piede di]: passo corto, ma di ampio respiro”. Ma c’è l’estensione anche agli strumenti dello scrittore (figo o con tendenza a): “Moleskine: virus di ceppo patagone che ha conseguenze letali verso le ambizioni del paziente”. O certi vezzi: “Namedropping: manifestazione incurabile di arbasinismo, accompagnata da gravi perdite di nomi, cognomi, eventi, luoghi, facezie, couplets, bon mots”. Insomma medici o pazienti: vale la pena di leggerlo. 
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