Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Salvatore Barbieri, all'indomani della lite per futili motivi con il coetaneo, si è recato nei pressi del terminal bus di Vibo Valentia. Tramite un conoscente ha rintracciato il giovane chiedendo un incontro chiarificatore. La vittima, assieme ad un amico si è presentata sul posto, dove ad attenderli c'era Barbieri che, dopo avere rivolto minacce di morte ad entrambi, ha estratto dal giubbotto una pistola calibro 7.65 puntandola contro i due che, terrorizzati, si sono dati alla fuga.
Uno dei colpi però ha raggiunto il ragazzo alla nuca. Portato nel pronto soccorso dell'Ospedale di Vibo Valentia il ragazzo è stato sottoposto ad un a Tac che ha evidenziato che il proiettile si era conficcato nella parte occipitale destra a pochi millimetri dal midollo osseo. Lo sparatore, dopo una ricerca durata alcune ore, è stato rintracciato nella sua abitazione in Pannaconi. Dell'arma, però, nessuna traccia. I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, sulla scorta anche di alcune testimonianze di altri giovani, sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti repertando anche due bossoli calibro 7.65.