Terremoto in Sannio e Irpinia: 30 scosse
Seconda notte con la gente in strada
L'assessore: «Niente allarmismi»

Terremoto in Sannio e Irpinia: 30 scosse Seconda notte con la gente in strada L'assessore: «Niente allarmismi»
di Enrico Marra
Giovedì 27 Settembre 2012, 06:26 - Ultimo agg. 16 Marzo, 00:51
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BENEVENTO - Paura nella notte in tutto il Sannio e in Irpinia. Sono trenta le scosse sismiche nel Sannio a partire dalle tre della notte scorsa e tre quelle avvertite distintamente dalla popolazione.





Quaranta mesi di scosse. Da quaranta mesi, a ritmo serrato, la terra trema nel Beneventano. Quasi sempre eventi registrati solo dagli strumenti, però ci sono. L'ultima scossa di rilievo venne registrata a giugno, poi quella di oggi.



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L'assessore: Niente allarmismi. «In ordine alle scosse rilevate nel Sannio, la Protezione civile regionale, in stretto contatto con il Dipartimento nazionale, mantiene la massima attenzione e monitora costantemente la situazione e la frequenza sismica: non ci sono, allo stato attuale, motivi di allarmismo». Ha spiegato l'assessore alla Protezione civile della Regione Campania, Edoardo Cosenza, al termine del vertice che si è svolto presso la Prefettura di Benevento per fare il punto dopo il sisma.



L'incontro, convocato dal prefetto Ennio Blasco proprio su richiesta dell'assessore Cosenza, ha visto la partecipazione del presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile, del sindaco di Benevento Fausto Pepe, dei sindaci o dei rappresentanti dei Comuni prossimi all'epicentro, dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine.





Le scosse della notte sono state registrate dall'Osservatorio di Pesco Sannita che è al centro dell'epicentro di questo nuovo terremoto che colpisce la provincia di Benevento. La maggior parte di queste scosse sono strumentali. Quelle avvertite distintamente dalla popolazione sono quella delle 3 e otto minuti di 4,1 della scala Richter, quella delle 5,48 calcolata 3,1 scala Richter e quella delle 10,36 calcolata 3,5 scala Richter.



Dopo la prima scossa la gente è scesa in strada in città particolare a rione Libertà e nella zona Capodimonte, nei centri della provincia a Pesco Sannita, Apice, Paduli.



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Specie ad Apice è vivo il ricordo di precedenti sismi che hanno costrettio gli amministratori a ricostruire il paese in un sito diverso. Centinaia le telefonate alle centrali operative di carabinieri polizia e vigili del fuco da parte di cittadini che chiedevano informazione sulla entita del terremoto.



Al comune alle 7,30 c'è stata prima riunione in cui è sato deciso di inviare i tecnici per una ricognzione presso gli edifici scolastici. Scuole che vedono la presenza di un esiguo numero di alunni. Alle 11 il prefetto Ennio Blasco ha convocato una riunione in prefettura a cui prenderà parte l'assessore regionale Eduardo Cosenza.



Da circa due anni si ripetono scosse sismiche nella zona di Pesco Sannità. La maggior parte delle scosse è stata strumentale tranne qualcuna che aveva superato di poco gradi 2 Richter .



Scuole chiuse. Tra Irpinia e Sannio, per adesso, sono tre i comuni che hanno deciso di tenere chiuse le scuole, si tratta di Montesarchio, Ariano Irpino e Montecalvo.



Sgomberi a Benevento. È stato deciso lo sgombero di due appartamenti nel centro di benevento a via Settambrini. Nelle prossime ore partirà uno screening su tutti gli edifici pubblici per verificare la tenuta alle scosse.



Paura tra la gente. Paura nel Sannio, la notte scorsa, per una forte scossa di terremoto. «Abbiamo rivissuto l'esperienza del terremoto del 1980». È questo il commento diffuso tra la gente, molta per la verità, che, in particolare, ha avvertito la scossa più forte registrata alle 3.08 di magnitudo 4.1. Le zone più vicine all'epicentro (entro un raggio di 10 chilometri) sono Benevento città e i comuni di Apice, Calvi, Paduli, Pago Veiano, Pietrelcina, San Giorgio del Sannio, San Martino Sannita, San Nazzaro, San Nicola Manfredi, Sant'Arcangelo Trimonte. Ma alcune scosse dello sciame sismico sono state avvertire anche a Napoli e in Molise. Centinaia le persone che si sono riversate in strada trascorrendo la notte fuori di casa, magari in auto.



Altra notte in strada. Esperienza che in tanti si apprestano a ripetere anche stanotte. Le scuole in diversi comuni del Sannio resteranno chiuse anche domani, in via precauzionale. Nel capoluogo sannita e in provincia alcune scuole sono rimaste chiuse già oggi, mentre i vigili del fuoco ed i volontari della protezione civile hanno risposto alle telefonate dei cittadini ed hanno effettuato decine di sopraluoghi per la verifica di eventuali danni.



L'accusa dei geologi. Il terremoto ha provocato il duro atto d'accusa dei geologi: «Sono anni che cerchiamo di sensibilizzare le istituzioni ai diversi livelli in riferimento al rischio sismico», afferma Francesco Peduto, presidente dell'Ordine dei Geologi della Campania. «Con il rischio sismico dovremmo imparare a convivere, - continua Peduto - ma ciò potrà avvenire solo ricostruendo una filiera delle competenze e delle responsabilità ed integrando le politiche di previsione e prevenzione con le attività di protezione civile».



Il numero dell'emergenza. Nella sede dei Volontari della Protezione civile di Benevento è stata attivata immediatamente la sala radio e centralino che risponde al numero: 0824-43544 mentre nella Prefettura e al comune è attivo un tavolo di coordinamento.
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