Aggredirono prof dopo un rimprovero, alunni «puniti» con i lavori socialmente utili

orta di atella, la sede dell'Ite Gallo
orta di atella, la sede dell'Ite Gallo
di Lorenzo Iuliano
- Ultimo agg. 2 Febbraio, 17:13
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CASERTA - Una decisione con pochi precedenti in provincia, che ribadisce la linea del rigore e della legalità seguita dall’istituto; che punisce ma non toglie opportunità ai ragazzi in una terra complessa. Gli alunni della sede associata di Orta di Atella dell’Ite «Gallo» di Aversa, che a metà dicembre picchiarono un docente dopo un rimprovero per una partita di calcetto tra studenti, sono stati colpiti da un provvedimento disciplinare severo e articolato. Non solo sono stati sospesi, ma sono obbligati a impegnarsi in lavori socialmente utili all’interno di una comunità di Orta. Avranno cura di persone svantaggiate, con l’obiettivo di crescere e imparare a confrontarsi.

Dopo un mese di lavoro certosino per individuare con certezza le responsabilità della grave aggressione al docente, nei giorni scorsi la preside del «Gallo», Vincenza Di Ronza, il collegio dei docenti e il consiglio d’istituto hanno scelto iniziative mirate. Sono tre gli alunni rivelatisi responsabili della violenza, tutti minorenni. Per loro sono arrivati 10 giorni di sospensione, più altri 5 di stop ma con l’obbligo di frequenza, l’abbassamento del voto di condotta da 8 a 7 e poi 15 giorni di lavori socialmente utili, la misura più «innovativa». Per tutti gli allievi delle classi che erano quel giorno al palazzetto dello sport di Orta decisi 5 giorni di sospensione con obbligo di frequenza e 7 in condotta. Nessuno perderà l’anno e non era affatto questo l’obiettivo della punizione, come sottolinea la dirigente scolastica: «La scuola ha così testimoniato ancora una volta di mantenere il ruolo fondamentale di presidio di legalità. Non volevamo mortificare nessuno dei ragazzi, abbiamo dialogato con le loro famiglie e crediamo che i provvedimenti presi li aiuteranno a riflettere, a comprendere l’importanza del rispetto del regole, a non rifare l’errore. Su questi punti il nostro impegno è quotidiano».
 
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