Muore trafitto da un punteruolo ad Alife, fermata la moglie

carabinieri
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di Lorenzo Applauso
Domenica 17 Settembre 2017, 01:15 - Ultimo agg. 10:32
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CASERTA - Non è stato un incidente come si era sospettato nel corso della giornata, ma sarebbe un omicidio quello di cui è stato vittima il 50enne Giuseppe Leggiero. I sospetti ricadrebbero sulla moglie che è stata fermata nel corso della notte. La donna avrebbe parzialmente confessato ed è stata trasferita nel carcere femminile di Pozzuoli. 

Si tratta di Patrizia Navarra, 49 anni, ma non si conosce ancora il movente. L’omicidio sarebbe avvenuto poco prima delle sedici circa di ieri pomeriggio in via Gervasio, nell’azienda di famiglia, un piccolo caseificio di campagna. L’uomo aveva un figlio. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, e sulla base di quanto avrebbe dichiarato lo stesso figlio, l’agricoltore sarebbe scivolato e, nella caduta, un punteruolo metallico si sarebbe infilato all’altezza del cuore. A trovarlo, sarebbero stati prima la moglie e poi il figlio, dopo che la prima aveva chiesto aiuto a gran voce. Ma ormai il dramma si era già consumato. 

Soccorso immediatamente, è stato trasportato con un mezzo proprio presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero di Piedimonte Matese, dove il personale si è attivato mettendo in atto le cure del caso e sottoponendo lo sfortunato operaio agli esami diagnostici del caso. Le sue condizioni purtroppo, sono fin da subito apparse disperate, a causa di un grosso versamento nel pericardio, ovvero la parte che accoglie il cuore. A originare l'aggressione, a quanto si è appreso, le continue liti e una serie di presunti atteggiamenti violenti ai quali la donna avrebbe reagito.

In un secondo momento è stato accertato che è stato il figlio a compiere l'omicidio. Ha accoltellato mortalmente il padre per difendere la madre da un pestaggio, e in un primo momento è riuscito anche ad evitare l'arresto perché la madre si è autoaccusata del delitto, poi però ha vuotato il sacco.
E' accaduto ad Alife nell'alto Casertano. In manette è finito il 28enne Daniele Leggiero accusato di omicidio volontario. Il padre, Giuseppe, 50 anni, imprenditore caseario, è morto in ospedale dopo essere stato portato dalla moglie e dal figlio, che in un primo momento avevano parlato di un incidente.
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