S. Maria Capua Vetere. Appalti e imprese del clan, il Piano di Sviluppo Industriale di Caserta sotto la lente degli investigatori

Biagio Di Muro
Biagio Di Muro
Lunedì 2 Maggio 2016, 12:20
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SANTA MARIA CAPUA VETERE - Inchiesta sui fondi europei spesi per lavori in appalto a ditte vicine al clan dei Casalesi: «capitolo Asi». Il Consorzio per lo sviluppo industriale di Caserta e della sua provincia si «gioca» sul terreno della politica, ma accanto ai politici ci sono gli imprenditori «chiacchierati» che, stando alle indagini della Procura Antimafia, si interessano alle nomine e alle promozioni in Asi. E' ciò che emerge anche in una intercettazione ambientale risalente a un anno fa, quando l'ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Biagio Di Muro, arrestato una settimana fa, salito in auto con Alessandro Zagaria, l'imprenditore di Casapesenna arrestato anche lui, aveva parlato della zona industriale. Zagaria avrebbe fornito informazioni in merito all’Asi «con riferimento a Santonastaso» - si legge nell’informativa - avvocato militante nelle fila di Pasquale De Lucia, sindaco di San Felice a Cancello». Su questo punto ci sarebbero indagini in corso, ma ancora coperte da segreto.
Tra le pieghe dell’inchiesta si parla anche di un professore universitario con il quale Di Muro avrebbe parlato per chiedere un consiglio. Ci sono, infine, i verbali dei collaboratori di giustizia, come quello di Massimiliano Di Caterino. Il pentito un anno fa aveva spiegato: «Quando appresi che Biagio Di Muro si stava candidando a sindaco, dissi ad Antonio Zagaria: Francuccio non sbaglia mai». E Francuccio è riferito a Franco Zagaria, cognato defunto del boss Michele Zagaria, nome già spuntato fuori quando i magistrati dell’Antimafia indagarono sugli appalti all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. «Pensai - aveva spiegato il pentito - che Francuccio avesse di nuovo scelto una persona di sua fiducia come espressione politica, almeno questa fu la mia impressione».
L’ex sindaco, in ogni caso, durante l’interrogatorio di garanzia, ha respinto tutte le accuse e ora si accinge, attraverso i suoi legali - Giuseppe Stellato e Raffaele Gaetano Crisileo.
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