Ancora appalti truccati nel Casertano
4 arresti per turbativa d'asta. I nomi

Ancora appalti truccati nel Casertano 4 arresti per turbativa d'asta. I nomi
di Mary Liguori
Mercoledì 29 Marzo 2017, 08:23 - Ultimo agg. 14:08
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Turbativa d'asta per un appalto di oltre due milioni di euro: quattro persone sono state arrestate dai carabinieri, tra loro l'ex capo dell'Utc di Casapulla, in provincia di Caserta. 

I militari della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, diretti dal capitano Emanuele Macrì, e del Nucleo operativo, coordinato dal tenente Felice Izzo, hanno eseguito le quattro misure emesse dal gip su richiesta della Dda Napoli. 

Su ordine del gip Federica Colucci, ai domiciliari sono finiti Carlo Antonio Piccirillo, capo dell'Utc di Casapulla nel periodo in cui si sarebbero verificati i fatti contestati, il geometra Raffaele Testa, l'architetto Andrea D'Aniello e l'imprenditore Raffaele Piccolo. 

Casapulla è l'ennesimo comune della provincia di Caserta travolto da indagini relative agli appalti. 

Secondo l'attività investigativa, la busta relativa all'appalto incriminato (area Pip di Casapulla) fu tagliata e il contenuto sostituito per favorire la ditta di Piccolo, il Consorzio Stabile Aries. 
 


L'operazione è una costola dell'indagine «The Queen» che - dieci giorni fa - ha portato all'arresto di oltre 60 persone per una serie di appalti truccati per favorire delle imprese vicine al clan dei Casalesi.

Tra gli indagati, il consigliere regionale Pasquale Sommese, alcuni docenti universitari, architetti, imprenditori e colletti bianchi. Destinatario della misura  «The Queen» anche l'ex sindaco di Casapulla, Ferdinando Bosco, zio dell'attuale primo cittadino e padre del consigliere regionale Luigi Bosco. 

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