Baby-usuraio fermato: pensava lui agli "affari di famiglia" dopo l'arresto del papà

Baby-usuraio fermato: pensava lui agli "affari di famiglia" dopo l'arresto del papà
Venerdì 12 Febbraio 2016, 11:53 - Ultimo agg. 11:57
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Il padre era già noto alle autorità ed era stato arrestato per reati connessi all'usura. E così ci aveva pensato il figlio, appena 17enne, a proseguire "l'attività di famiglia". Per questo motivo i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Maddaloni, dopo un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Napoli, hanno eseguito un ordine di applicazione di misura cautelare, nei confronti del giovane L. C., di Maddaloni, poiché ritenuto responsabile di estorsione ed usura in concorso, commessi unitamente al padre, Giuseppe Lai e ad altri soggetti appartenenti allo stesso sodalizio criminale, già destinatari di provvedimenti cautelari. Le indagini, avviate nell’aprile 2015, corroborate dalle dichiarazioni delle vittime, hanno consentito di acclarare come il minore, dopo l’arresto del genitore, abbia rivestito un ruolo attivo per garantire la continuità dell’attività illecita. Nello specifico il ragazzo provvedeva alla riscossione delle rate a tassi di usura, nonché alle richieste estorsive nei confronti di commercianti e operai.  Il giovane si trova adesso presso la comunità “casa Pinardi di Caserta”.
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