Un misterioso interrogativo aleggia intorno alla morte di un cittadino di nazionalità ucraina, trovato morto nella periferia a nord della città di Capua. Il cadavere di un quarantenne, residente nel centro storico della città, le cui generalità non sono ancora state note dai carabinieri che indagano sul caso, è stato segnalato da due concittadini che stavano passeggiando lungo l'argine artificiale del Volturno, a pochi passi dal campo sportivo di via Giardini.
Il corpo è stato trovato riverso con il volto rivolto verso l'asfalto, esanime.
L'uomo, riconosciuto dalla moglie, presentava ecchimosi ed escoriazioni in varie parti del corpo. Vicino alla salma, i carabinieri - al comando del colonnello Paolo Minutoli - hanno trovato una bottiglia di vino. Alcune persone della zona hanno riferito che il quarantenne erano solito avventurarsi nella stradina di servizio che conduce al campo sportivo per ubriacarsi.
Non si esclude che la vittima, presumibilmente ubriaco, sia accidentalmente caduto a terra, sbattendo il capo sul tratto cementizio dell'argine. Restano in piedi anche altre ipotesi, come quella dell'omicidio. Il quarantenne potrebbe essere stato aggredito da un soggetto, che potrebbe essersi dato poi dato alla fuga. Secondo la testimonianza della moglie, l'uomo si era allontanato da casa nel corso della mattinata di ieri e non non vi ha fatto più ritorno. Sul posto, oltre alle gazzelle dei carabinieri, sono intervenuti anche i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Caserta, che sono stati costretti a liberare da un catenaccio la strada in cui è stato ritrovato il corpo dell'ucraino, forse per la presenza di qualche abusivo che vive in zona. La salma, trasferita all'istituto di medicina legale dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, è stata rinvenuta proprio a pochi metri dal teatro di un omicidio, consumato nel luglio dello scorso anno ai danni di un disabile di nazionalità romena.