Se guardi il volto di Gabriele non puoi fare a meno di chiederti: come è arrivato qui dentro questo ragazzo? Faccia pulita, occhi grandi, fila di capelli tirata a destra, proprio come insegnano i papà ai figli maschi da piccoli. Questo è Gabriele, figlio dei Quartieri Spagnoli di Napoli, budello di Napoli e cuore pulsante della città, dove il bene e il male a volte si confondono. Detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, ha ancora un anno da scontare dietro le sbarre.
Per lui parla il suo sorriso perchè anche i denti sporgenti che si ritrova esprimono spontaneità, bontà. Qualità che Gabriele, pur entrando in carcere, ha mantenuto, nonostante il reato di droga, nonostante la brutta strada intrapresa e poi abbandonata, nonostante tutto. Chi come lui è finito nel tunnel dello spaccio e dei gruppi organizzati dei quartieri difficili, spesso non è tornato indietro, finendo per far parte delle celebri paranze dei ragazzini. Lui si è salvato in tempo. Nel 2009 è nato suo figlio e ha deciso di voltare pagina. Purtroppo, però, era troppo tardi per quella condanna diventata definitiva. «Il carcere di Santa Maria Capua Vetere - racconta - è un luogo di riflessione».
La rinascita dopo le sbarre, la storia
di Gabriele| Guarda la videoinchiesta
di Marilù Musto
Martedì 17 Maggio 2016, 12:12
- Ultimo agg.
18 Maggio, 08:36
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