Maxi blitz a Caserta, venti arresti
tra imprenditori e politici

Maxi blitz a Caserta, venti arresti tra imprenditori e politici
di Mary Liguori
Martedì 13 Settembre 2016, 08:43 - Ultimo agg. 14 Settembre, 09:55
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Associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d'asta. Con queste accuse, contestate a vario titolo, la guardia di finanza e il comando provinciale dei carabinieri di Caserta hanno arrestato 20 persone tra politici e imprenditori della zona, oltre che diversi funzionari pubblici.

L'operazione «Assopigliatutto» è l'ennesima bufera giudiziaria che colpisce Terra di Lavoro.

Tra i destinatari della misura il presidente della provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo, l’ex sindaco di Casagiove Elpidio Russo, il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, il presidente del consorzio Sannio Alifano Pietro Antonio Cappella e un imprenditore di Gioia Sannitica, Luigi Imperadore.

L'operazione è coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Le indagini riguardano il biennio 2013-15 e sono partite dalla dichiarazioni di Antonio Scialdone (ex presidente Cub), Alberto Di Nardi (imprenditore arrestato per la tangentopoli di Maddaloni): entrambi hanno collaborato con la procura consentendo ai pm di ricostruire l’accordo tra i pubblici amministratori e gli imprenditori indagati. 

In carcere oltre a Di Costanzo, altre dodici persone. Gli imprenditori Luigi Imperadore, Francesco Raucci, Francesco Iavazzi, fratello del patron della squadra di basket della Juve Caserta, Luciano Sorbo. E poi Pietro Terreri, Gaetano Russo, Antonio Manca, Pietro Andrea Cappella, Simone Luigi Giannetti, Ernesto Palermiti e Vincenzo Mario Franco. Ai domiciliari finiscono Antonella Tedesco, Giuseppe Simonetti, Elpidio Russo, Giuseppe Imperatore, Fabio Menditto, Gennaro D'Onofrio e Domenico Marra.

Altre quindici persone risultano indagate in stato di libertà: si tratta di funzionari pubblici in servizio negli enti coinvolti.

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