Caserta capitale italiana della cultura 2018, sì della Regione

code di turisti alla reggia di caserta
code di turisti alla reggia di caserta
di Lorenzo Iuliano
Mercoledì 27 Aprile 2016, 08:24
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CASERTA - Caserta «capitale italiana della cultura 2018»? Si può fare. L’idea delal candidatura lanciata dal direttore della Reggia, Mauro Felicori, piace anche in Regione. Il delegato alla Cultura, Sebastiano Maffettone, sposa la proposta e interviene nel dibattito che si fa subito animato: «È un’ottima idea - commenta - Ritengo che Caserta abbia tutti i titoli per candidarsi come capitale italiana della cultura, così come gli altri capoluoghi di provincia della Campania, ricchi di eccellenze storiche, paesaggistiche, enogastronomiche e culturali». L’imprimatur della Regione segna un buon inizio, ora bisogna lavorarci. Chi si è messo subito all’opera, accogliendo l’appello ai candidati a sindaco fatto da Felicori, è Carlo Marino, aspirante primo cittadino per il centrosinistra, che ieri mattina ha già annunciato l’invio di una lettera al commissario prefettizio del Comune capoluogo, Maria Grazia Nicolò, «per avviare tutte le pratiche necessarie alla candidatura di Caserta». Il bando, appena pubblicato, prevede infatti degli adempimenti da fare entro maggio.

La sfida di Felicori rientra nel suo più ampio ragionamento sulla necessità che Caserta costruisca una sua immagine forte, «perché nel medio e lungo termine non basta la Reggia per un vero riscatto e la stessa Reggia ha bisogno di una città con un’identità riconosciuta», ha sottolineato al Mattino. Da qui la proposta: «Invito Caserta, ma anche gli altri capoluoghi di provincia campani, a candidarsi a capitale italiana della cultura 2018. Ci sono in ballo notevoli risorse - ha aggiunto il manager - La vittoria è alla portata delle città campane e di Caserta, che però deve rafforzare il concetto di città, perché il titolo di capitale italiana della cultura non è un premio alla storia piuttosto alla cultura che un territorio produce oggi. Anche Benevento e Salerno dovrebbero partecipare, perché se vince una città campana, vincono anche tutte le altre».

Concorda il candidato Marino: «Si tratta di una straordinaria occasione per la nostra città, che con questa vetrina potrebbe proseguire il suo processo di rilancio già in atto, riuscendo ad intercettare risorse che consentirebbero di dar vita a progetti fondamentali per lo sviluppo e la crescita della comunità. Dobbiamo fare presto, mettere in atto tutti i passaggi necessari alla candidatura e, soprattutto, la città di Caserta in questa occasione deve mostrare maturità, mettendo in campo quella unità di intenti necessaria a centrare un traguardo così importante e prestigioso. Solo con la condivisione tra soggetti istituzionali, cittadini e rappresentanze sociali e produttive, in primis gli operatori turistici, infatti, potremo riuscire a vincere questa partita». Per il vincitore delle primarie, la candidatura sarebbe il modo migliore per far decollare il rapporto tra la Reggia e la città: «Un traguardo del genere consentirebbe non solo un rilancio del grande asset turistico Reggia, ma dell’intero sistema Caserta. Oltre al Palazzo Reale, infatti, la nostra città può contare sull’eccellente patrimonio che comprende il Belvedere di San Leucio, la Caserta medievale. Dobbiamo lottare tutti insieme per raggiungere questo obiettivo. Io sono fiducioso di farcela».
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