Caserta, l'ospedale nel degrado:
tanti rifiuti e poca vigilanza

Caserta, l'ospedale nel degrado: tanti rifiuti e poca vigilanza
di ​Marilù Musto
Lunedì 13 Febbraio 2017, 10:12 - Ultimo agg. 17:35
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Il parcheggio gestito da privati con pagamento di 2,50 euro per ogni utente che parcheggia. C'è poi l'ingresso provvisorio, perché i lavori in corso in una parte dell'ospedale dove c'è l'entrata ufficiale, fermi da un anno, sono ripresi solo da qualche mese. Si arriva, infine, ai corridoi che collegano ai reparti che sono sporchi, pieni zeppi di residui di sigarette o fazzoletti lasciati lì ad accumularsi; dalle pareti, inoltre, viene via l'intonaco facilmente. È questo il biglietto da visita dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, retto dalla triade commissariale - nominata dal ministero dell'Interno - da diciotto mesi a questa parte.
 


Ciò che colpisce è proprio la mancata pulizia dei luoghi e, spesso, la manca vigilanza nei reparti. Si tratta di un ospedale che ha già subito l'umiliazione delle indagini della magistratura che hanno svelato un presunto intreccio fra i vertici, i tecnici dell'ospedale e ambienti legati al boss Michele Zagaria di Casapesenna e ai Belforte di Marcianise. Nulla, però, sembra essere cambiato da quel periodo buio, anche se le innovazioni in positivo ci sono state eccome: dalla creazione di una lista d'attesa centralizzata all'acquisto della risonanza magnetica, fino all'approvazione del piano aziendale da parte della Regione. Resta, in ogni caso, il nodo della garanzia degli utenti nel ricevere cure in luoghi igienicamente adeguati.

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