Attentati al sindaco di Recale, arrestato disoccupato. «Finito un incubo»

Attentati al sindaco di Recale, arrestato disoccupato. «Finito un incubo»
di Claudio Lombardi
Venerdì 21 Novembre 2014, 08:29 - Ultimo agg. 10:54
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RECALE. È stato stanato in una palazzina di un quartiere popolare di Santa Maria Capua Vetere. All'alba di oggi, i carabinieri della stazione di Macerata hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di Pasquale Castaldo, 37 anni, ritenuto il responsabile degli atti intimidatori ai danni di Patrizia Vestini, sindaco di Recale, cittadina del casertano. I militari, agli ordini del comandante Baldassarre Nero, gli hanno trovato in casa anche circa dieci chili di polvere pirica.



Le reazioni del sindaco Vestini

«È la fine di un incubo», ha commentato la Vestini, non appena ha appreso la notizia, raggiunta al telefono dai carabinieri di Macerata. «Nel mese di settembre - ha aggiunto -, ho avuto diversi incontri con Castaldo, che, senza lavoro e con moglie e figli, mi aveva chiesto una mano. L'ho accolto in Municipio e ho ascoltato la sua storia, come faccio, del resto, con tutti. Poi, gli avevo spiegato che, essendo lui residente a Santa Maria Capua Vetere, in nessun modo sarei potuta intervenire e gli ho suggerito di rivolgersi ai servizi sociali del suo Comune. Mi spiace molto - ha concluso Vestini - che sia arrivato a tanto».



Due raid in meno di un mese

Gli episodi oggetto d'indagine si sono verificati entrambi a ottobre. Il 27, intorno alle 19.20, un raid incendiario ha devastato l'auto della madre del primo cittadino, una Mercedes Classe A grigia, parcheggiata nel largo antistante il palazzo in cui la Vestini vive, al civico 54 di via Santissimo Salvatore. Per fortuna, la vettura non è esplosa, altrimenti si sarebbe tramutata in un ordigno che avrebbe potuto ferire un passante o provocare danni ingenti alle abitazioni circostanti. Il 3 ottobre, a essere presa di mira è stata l'auto del sindaco. Anche in questo caso, gli inquirenti ritengono che Castaldo abbia fatto esplodere una bomba carta messa sotto il cofano della Volkswagen Passat coupé grigia. L'attività dei carabinieri è tuttora in corso per individuare eventuali mandanti o complici.



Il profilo del presunto attentatore

Disoccupato con sei figli a carico, Pasquale Castaldo è originario di Recale, ma da alcuni anni vive a Santa Maria Capua Vetere con la compagna. Ha lavorato di taanto in tanto come parcheggiatore abusivo e, nelle festività natalize, vendeva fuochi d'artificio agli angoli delle strade. Non era ritenuto un soggetto socialmente pericoloso. Almeno fino a stamattina.