«Caserta Sì», l'inno casertano dimenticato distribuito, ieri, a Baia Domizia

L'«inno di Caserta» distribuito ieri a Baia Domizia
L'«inno di Caserta» distribuito ieri a Baia Domizia
di Gianrolando Scaringi
Lunedì 21 Agosto 2017, 18:11
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Quante città in Italia possono vantare un inno? Non un inno sportivo, ma una canzone in grado di descriverne le bellezze e tutte le peculiarità?
A Caserta ci ha pensato un cantautore locale, Carisma – questo lo pseudonimo dell’artista – che ha deciso di riproporre e di ridistribuire, a quindici anni di distanza, un brano nato nel 1992 proprio come inno della città di Caserta.
Il luogo nella nuova promozione del brano è stato Baia Domizia, ieri mattina, dove i turisti casertani sono stati felici del piacevole omaggio, un cd musicale con le due tracce audio del brano Caserta Sì ed un piccolo volantino che ne racconta la genesi e l’ambiente casertano in cui è stato realizzato. A sottolineare il tutto, un ultraleggero che, sorvolando le spiagge della riviera, segnala «Caserta ha un inno dal 1992».


Correva, dicevamo, l’anno 1992 e l’allora sindaco della città, Vincenzo Gallicola, presentava nella sala del consiglio comunale un 45 giri, Caserta Sì, con su incise due versioni dello stesso brano: una cantata da un coro di bambini della città ed una da un ensemble di artisti casertani nata per l’occasione, e denominatasi I Nostalgici, che annoverava al suo interno diversi volti noti della Caserta di allora (tra cui Maria Ranieri, Franco Mantovanelli, Tullio Pizzorno e Gianni Gabriele). Il brano fu registrato allora presso lo studio Mediterranea di San Nicola la strada, diretto da Fausto Mesolella.
Dietro l’incisione del disco vi era una iniziativa benefica, una raccolta fonda destinata alle casse dell’UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare – che fu apprezzata in città ed ampliamente accolta con una vendita di copie del brano molto più grande delle aspettative.
Ma perché riproporre all’attenzione del pubblico un brano vecchio di quindici anni? «Siamo in un periodo in cui la città non ha più stimoli – spiega l’artista Carisma – non ha più elementi intorno a cui ritrovarsi. Il casertano è disorientato, alla continua ricerca della sua identità. Riproporre questa canzone è riaccendere un faro sulle bellezze di Caserta ma non solo, è ritrovare lo spirito e la storica capacità di accogliere tipica dei casertani».
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