Caserta. Un premio al poliziotto della Terra dei fuochi

Caserta. Un premio al poliziotto della Terra dei fuochi
di Fabio Mencocco
Mercoledì 10 Dicembre 2014, 09:11 - Ultimo agg. 09:22
1 Minuto di Lettura
Aversa. Trent'anni di lavoro spesi per indagare sullo sversamento illegale dei rifiuti tra Lazio e Campania, una vita spesa nella lotta per scovare gli sversamenti illegali da parte della camorra in un'area poi rinominata Terra dei fuochi, un'area che comprende anche gran parte dell'agro aversano.



Questa la vita di Roberto Mancini, il poliziotto morto lo scorso 30 aprile a causa del cancro contratto proprio per la continua esposizione ai rifiuti tossici. La storia del poliziotto di Roma, ma con origini di Bellizzi in provincia di Salerno, ha lasciato un segno indelebile nella mente di molti, tanto che è stato candidato anche al premio Personaggio Ambiente 2014. Tra i candidati ci sono nomi importanti che si sono battuti per la tutela dell'ambiente, come il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e la giornalista Milena Gabanelli.



Le votazioni sono aperte fino al 21 dicembre, attraverso il sito dedicato al premio. «Ho saputo di questa candidatura per caso, attraverso un link che mi ha girato un amico» dice la moglie di Mancini, Monika Dobrowolska che dalla morte di suo marito ha attivato una pagina facebook per chiedere giustizia per suo marito, oltre che attivare progetti a tutela dell'ambiente.



«Nessuno mi ridarà l'affetto di mio marito, ma questa candidatura è un grande orgoglio per la memoria di Roberto» dice la moglie che sta attivando dei progetti in Campania e nel Lazio per far conoscere il dramma della Terra dei fuochi ai ragazzi delle scuole.