Consorzio Asi, basta sprechi: azzerati i dirigenti e stop ai buoni pasto da 30 euro

Consorzio Asi, basta sprechi: azzerati i dirigenti e stop ai buoni pasto da 30 euro
di Lorenzo Iuliano
Martedì 31 Maggio 2016, 08:51
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CASERTA - Il Consorzio Asi azzera i suoi dirigenti, declassandoli a quadri apicali e risparmia 400mila euro l’anno. La manovra dei vertici dell’area di sviluppo industriale è all’insegna della spending review e ha portato alla ristrutturazione della dotazione organica, che taglia i costi delle figure dirigenziali e riduce, tra l’altro, anche il buono pasto da ben 30 euro al giorno (che scendono a 20 per i dipendenti non graduati) ai più comuni 7 euro, in linea con il resto del mondo.

Ieri alla commissione conciliatrice della Direzione territoriale del lavoro di Caserta si è concluso il percorso con l’accordo firmato tra dirigenti e consorzio, rappresentato dal presidente, Raffaela Pignetti, e dal direttore generale, Anthony Acconcia. Si è così formalizzata l’intesa già raggiunta in sede aziendale. Dei 23 dipendenti in organico (ma il dg ha un contratto a termine) 5 erano dirigenti, tra cui un vicedirettore vicario con contratto da 140mila euro l’anno e un secondo vicedirettore a circa 120mila euro annui. Realizzavano il paradosso di guadagnare più del direttore generale, che ha un compenso di 83.500 euro l’anno. Quelle figure ora non ci sono più, resta solo Acconcia come dirigente.

L’accordo consente ai diretti interessati di mantenere il posto di lavoro e all’ente di riequilibrare la pianta organica, risparmiando 408.751,30 euro alla fine del 2016, somma che si aggiunge ai 305.220 euro già recuperati nel 2014 e nel 2015 tagliando i premi di produttività. Come si arriva ai nuovi risparmi? La scure si abbatte sui premi, sulla ristrutturazione organica, sulle tariffe incredibili dei buoni pasto, che calano da 30 a 7 euro, sulla reperibilità, sulle consulenze esterne, sugli straordinari e sul compenso del direttore generale, che è al minimo contrattuale. Così Pignetti e Acconcia puntano a risanare le casse disastrate dell’Asi.

Nel 2015 il bilancio si è chiuso con una perdita di 1 milione e 8mila euro, ma nel 2014 (e anche nel 2013) il debito era di 2,5 milioni di euro. Dopo questa manovra scenderà almeno di altri 400mila euro. Ma non basta. I vertici hanno come obiettivo il pareggio di bilancio entro due anni. Per centrarlo è stata già deliberata la nuova pianta organica, che prevede un solo dirigente (il direttore generale) e immagina due aree: amministrativa e tecnica. Nella stessa direzione va anche la nuova legge regionale su questo tipo di consorzi.

La Pignetti è raggiante per il risultato ottenuto: «Si è concluso un percorso avviato circa sei mesi fa dal direttore generale Acconcia su mandato del comitato direttivo. Al direttore va riconosciuto il merito di essere riuscito a conseguire tutti gli obiettivi stabiliti: contenimento dei costi generali d’esercizio e il raggiungimento di standard di gestione del personale in linea sia con gli indirizzi di spending review che con le esigenze di riorganizzazione e rilancio della struttura consortile. Si tratta di un risultato che pone ancora una volta il consorzio Asi di Caserta all’avanguardia nel percorso di risanamento e riordino delle funzioni dei consorzi industriali campani». Sul tema il presidente sottolinea il valore della collaborazione offerta sia dal personale del consorzio che dalle organizzazioni sindacali: «Desidero rivolgere un particolare ringraziamento ai lavoratori per la sensibilità e la consapevolezza dimostrate in tutto il percorso di ristrutturazione e anche alla Federmanager per il sostegno e il contributo fattivo offerti per il raggiungimento di questa intesa che può costituire un importante riferimento anche in ambito regionale». La sfida è lanciata.
 
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