Truffa sulle Tac, oggi Corvino
al primo interrogatorio

pasquale corvino
pasquale corvino
di Biagio Salvati
Giovedì 15 Giugno 2017, 08:33
1 Minuto di Lettura
CASERTA - C’erano anche nomi di fantasia completamente inventati sulle ricette intestate a pazienti «fantasma» o ignari, presentate all’incasso – a corredo delle fatture - per ottenere i rimborsi dal Servizio sanitario nazionale per prestazioni, analisi e terapie in molti casi mai eseguite o eseguite in un centro collegato e poi fatte figurare come svolte da un laboratorio del «gruppo». È quanto contestato ai centri diagnostici del gruppo di Pasquale Corvino, medico, titolare di una catena di laboratori, già vicesindaco ed ex presidente della Casertana Calcio, agli arresti domiciliari con il suo più stretto collaboratore, Pietro Schiavone, 37 anni, nativo di Formia ma residente a Caserta, coinvolti in un’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli insieme ad altri titolari di centri clinici e un medico convenzionato, Carlo Mautone. 
Nell’inchiesta del sostituto Giancarlo Novelli, a Corvino e Schiavone sono contestate 34 operazioni sospette per contro dei laboratori Minerva Due srl di Pasquale Corvino con sede a Caserta e a San Nicola la Strada e dell’Istituto Fisioterapico Ortopedico Ifo, sempre riferibile allo stesso Corvino con sede al Centro direzionale di Napoli. Questa mattina, Corvino e Schiavone, difesi dall’avvocato Roberto Garofalo, compariranno davanti al gip del tribunale di Napoli Anna Laura Alfano per difendersi e chiarire la loro posizione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA