Cosentino, raffica di udienze: riprende il processo «Il principe»

Cosentino, raffica di udienze: riprende il processo «Il principe»
di Biagio Salvati
Lunedì 28 Dicembre 2015, 09:35
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Dopo il Natale in carcere e il doppio «no» del Gip per un colloquio con la moglie in carcere, che ha fatto discutere anche ieri il mondo della politica, per l'ex sottosegretario Nicola Cosentino arriva anche l'ultima udienza dell'anno per uno dei processi in cui è coinvolto l'ex politico azzurro. È fissata per dopodomani, infatti, anti-vigilia del Capodanno, l'udienza relativa al processo («Il principe e la scheda ballerina»), in cui Cosentino risponde di reimpiego di capitali illeciti. Non si esclude che Cosentino possa essere in aula, o piuttosto assistere in videconferenza. Ma ci sono altri processi in corso a carico dell'ex sottosegretario, detenuto a Terni a seguito dell'ultima inchiesta per corruzione che lo riportò in carcere a Secondigliano, teatro di episodi relativi a presunti favori ricevuti da un agente penitenziario che avrebbe introdotto in cella generi alimentati ma anche un Ipod per ascoltare musica. Un'inchiesta in cui è indagata anche la moglie (in obbligo di dimora a Caserta), il fratello di quest'ultima e un agente della polizia penitenziaria. Escluso Cosentino, per il quale si sta celebrando il rito ordinario approdato un mese fa al tribunale di Napoli Nord, tutti gli altri indagati avevano scelto il rito abbreviato.
Inquietante lo scenario delineato nell'ordinanza dello scorso 29 aprile a firma del gip Isabella Iaselli con agenti penitenziari che, in cambio di soldi e assunzioni per familiari, gli avrebbero fatto pervenire messaggi di parenti e congiunti e recapitato in cella oggetti contrari al regolamento. Il trasferimento da Secondigliano a Terni avvenne proprio mentre si celebrava a Santa Maria Capua Vetere il primo processo a carico dell'ex viceministro all'Economia, ovvero quello più noto come Eco4, riguardante affari e appalti sui rifiuti in cui Cosentino è accusato di concorso esterno in associazione camorristica. Accusa da cui si è difeso nell'ultima udienza dichiarandosi estraneo con alcune dichiarazioni sulla vicinanza di altri esponenti del clan dei Casalesi che in alcune circostanze hanno sostenuto politici di sinistra.

Rinviata al 7 gennaio per assenza di un teste anche l'udienza dell'altro processo a carico dell'ex deputato, quello sui carburanti, e prevista l'altro giorno al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, davanti al collegio presieduto da Gianpaolo Guglielmo. Il procedimento è a carico di Nicola Cosentino, i fratelli Antonio e Giovanni, e altri 9 imputati, per i reati di estorsione e illecita concorrenza con l'aggravante di aver agito per agevolare i Casalesi per la gestione degli impianti di carburanti della famiglia. Secondo l'accusa, l'ex sottosegretario e i fratelli avrebbero costretto il Comune di Casal di Principe e la Regione Campania a compiere attimi illegittimi «per impedire o rallentare la creazione di altri impianti da parte di società concorrenti».
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