Differenziata, sono 24 i Comuni casertani «ricicloni»

Differenziata, sono 24 i Comuni casertani «ricicloni»
di Tina Cioffo
Sabato 15 Ottobre 2016, 11:40 - Ultimo agg. 11:55
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CASERTA - Tra i Comuni che hanno superato la soglia europea del 65 per cento, quelli che sono sulla buona strada mettendo in pratica buone prassi per sensibilizzare i cittadini alla raccolta differenziata e altri paesi che hanno dato un’accelerata alla politica ambientale, il dossier presentato ieri a Salerno da Legambiente, per la dodicesima edizione dei Comuni ricicloni mette la Campania in una posizione di vanto anche al confronto con altre Regioni del Centro e del Nord. Secondo l’associazione ambientalista sono 199 i Comuni che superano il 65 per cento di raccolta differenziata per una copertura totale di 1.110.261 abitanti, con un aumento del 20 per cento rispetto allo scorso anno.

Per arrivare alla definizione della classifica sono state prese in considerazione tutte quelle amministrazioni che hanno raggiunto la percentuale del 65 per cento, come richiesto dalla normativa vigente. Nel Casertano sono 24 Comuni. In prima posizione San Marco Evangelista, nell’agro aversano spiccano paesi come Parete ed il piccolo centro di Villa di Briano. Particolarmente alta la percentuale di merito per Camigliano e Galluccio che precedono Trentola Ducenta e per la maggior parte i paesi dell’alto Casertano. Tra questi Mignano Monte Lungo ma anche Roccaromana, Vairano Patenora, San Gregorio Matese e conca della Campania. Al sesto posto per i comuni tra i 20mila ed i 50mila abitanti, si annovera Sessa Aurunca con il 70,18 di raccolta differenziata.

Per stabilire la classifica generale e la premiazione dei comuni è stato definito un metodo di valutazione, che ha tenuto conto della percentuale di differenziata raggiunta nel 2015 e della valutazione delle buone pratiche adottate. E proprio per le buone pratiche messe in campo, dalla compostiera domestica alla raccolta della plastica, è stato premiato anche il Comune di Casal di Principe. «La nostra percentuale di differenziata sarebbe stata ancora più alta se non avessimo scelto di bonificare anche tutti quei siti presenti sul territorio, già censiti da molto tempo ma mai liberati. La classificazione ha infatti, fatto irrimediabilmente sbalzare in avanti la quota dell’indifferenziata che in ogni caso vorremmo ulteriormente abbassare», ha spiegato l’assessore Mirella Letizia delegata al ramo per il Comune casalese. Il riconoscimento gli è stato consegnato insieme al Comune salernitano di Pollica sottolineandone la comunanza di intenti. Per la categoria «Teniamoli d’occhio», ideata per quei centri che nell’ultimo anno si sono contraddistinti per i passi in avanti, menzione speciale è andata a Castel Volturno e Cellole. «I risultati – ha commentato Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania - dimostrano che l’inceneritore da realizzare in Campania, come previsto dall’ultimo decreto del Consiglio dei ministri non serve».
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