Droga dal Parco Verde al Casertano, il ras si difende: «Quello intercettato non sono io»

Salvatore Natale
Salvatore Natale
di Mary Liguori
Venerdì 12 Febbraio 2016, 08:38
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Si è difeso per oltre un’ora, respingendo le accuse che da quattro giorni lo tengono in carcere. Per il gip Salvatore Natale è il trafficante di cocaina che, dal Parco Verde di Caivano, riforniva il gruppo di pusher sgominato dai carabinieri lunedì notte. Ieri, dinanzi al gip, ha dichiarato che «la persona intercettata non sono io, da quando sono stato scarcerato, vivo della mia pensione di invalido, non ho intrapreso alcuna attività illecita e, se ho avuto contatti con i Prece è stato solo perché sono figli di un mio cugino defunto e non ho notizia di cosa facciano nella vita». Difeso dall’avvocato Riccardo Moschetta, Natale è stato arrestato con l’accusa di avere rifornito di cocaina decine di spacciatori operanti tra Santa Maria Capua Vetere, Casal di Principe e San Prisco.

Quattromila le intercettazioni telefoniche che la Dda (l’inchiesta è del sostituto procuratore Luigi Landolfi) gli attribuisce insieme a centinaia di sms   di apparente contenuto erotico che erano in realtà - secondo il gip Isabella Iaselli - un linguaggio in codice per prendere appuntamenti durante i quali veniva ceduta la droga. Natale, dunque, si è professato innocente e da queste basi il suo avvocato parte per presentare istanza di annullamento della misura al Riesame. 
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