Ecoreati, a Castel Volturno un drone
per dare la caccia a chi inquina

Ecoreati, a Castel Volturno un drone per dare la caccia a chi inquina
di Vincenzo Ammaliato
Sabato 18 Marzo 2017, 08:02 - Ultimo agg. 08:24
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CASTEL VOLTURNO - Un problema molto antico per Castel Volturno che potrebbe essere risolto con nuove tecnologie. La mission è dell’ufficio ecologia del municipio domiziano che da ieri per scoprire gli abusi di carattere ecologico che fiaccano da troppo tempo la costa casertana ha messo in campo anche un drone. O meglio, che l’ha messo in volo. Il piccolo veicolo comandato a distanza è della Evilison, una start up creata da un gruppo di giovani napoletani, che lo scorso anno pubblicò una manifestazione d’interesse diretta ai Comuni della cosiddetta Terra dei Fuochi. I dirigenti del municipio domiziano approfittarono dell’offerta e adesso in maniera gratuita l’ente avrà a disposizione oltre al volo effettuato ieri, altre tre missioni. Per ognuna di questa sarà utilizzata un’apparecchiatura diversa. Nella prima al drone è stata montata una macchina fotografica che ha eseguito una lunga serie di scatti. Poi sarà la volta di una video camera, di una camera termica (capace di rilevare diversi tipi d’inquinamento, anche quelli sommersi attraverso l’energia sprigionata) e per ultimo, una camera a sensori visivi di elevata tecnologia (in grado di ingrandire e rendere visibile anche parti minuscole presenti a terra). 

A conclusione dei lavori, che interesseranno un’area di quattro ettari nella zona di via dei Diavoli, la start up fornirà all’ufficio ecologia un report completo dei voli. In pratica, la superficie dei quattro ettari sarà ripresa interamente, centimetro per centimetro ogni volta singolarmente dalle quattro diverse apparecchiature. Il video e le immagini che produrranno saranno studiati con cura dagli uomini del Comune e dopo aver valutato i punti sospetti, grazie ai dati forniti dalla Evilison sarà possibile dare mandato al corpo di polizia municipale di controllare ed eventualmente intervenire per reprime i reati ambientali. Peraltro, la zona utilizzata per i voli sperimentali non è stata scelta a caso. In questa parte del territorio domiziano, in via dei Diavoli appunto, si concentra gran parte dei reati di carattere ecologico del centro litoraneo. Nell’area del Villaggio Agricolo sono quotidiani sversamenti abusivi di ogni sorta di rifiuti, compreso quelli speciali e pericolosi. L’ufficio ecologia sospetta che qui, ma anche in altre zone periferiche, come quelle di Ischitella, Destra Volturno e Pescopagano, ci siano almeno quattrocento minidiscariche abusive, molte delle quali non visibili da terra, perché realizzate all’interno di alcune abitazioni civili. Gli alti muri di cinta degli immobili, poi, occulterebbero gli scarti di varie produzioni illegali stoccati nei cortili, in attesa che col calare delle luci gli ecocriminali possano abbandonarli con relativa tranquillità su tutto il territorio, soprattutto nella aree demaniali, ovviamente in maniera illegale. Non a caso, proprio giovedì, nel cortile di una villa che si trova nei pressi dell’area dove ha volato il drone della start up, la polizia municipale ha scoperto una discarica abusiva di pneumatici obsoleti, che se fossero stati bruciati avrebbero sprigionato nell’area una notevole quantità di diossina. Qualora il progetto sperimentale del drone darà i risultati che si immaginano, gli amministratori domiziani valuteranno la possibilità di estenderlo a tutto il territorio.
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