Fucile puntato sui parenti ma è scarico: bloccato dalla polizia

Fucile puntato sui parenti ma è scarico: bloccato dalla polizia
di Claudio Lombardi
Mercoledì 20 Luglio 2016, 12:05 - Ultimo agg. 12:21
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CASERTA - Il panico in via Garibaldi è scoppiato quando l’uomo si è affacciato al balcone imbracciando un fucile. Delicato intervento, nel tardo pomeriggio di ieri, a Recale, della polizia di Stato del commissariato di Marcianise. Gli agenti, coordinati dal vicequestore aggiunto Antonio Sepe, hanno evitato che una lite in famiglia degenerasse in tragedia. Angelo Sibillo, 58 anni, collaboratore scolastico in un istituto di Marcianise, al culmine di un litigio esploso per banali motivi tra le mura domestiche, non ha esitato a tirar fuori dall’armadio della camera un vecchio un fucile da caccia e a puntarlo contro moglie e figli, minacciandoli di ucciderli e di togliersi la vita.
Frasi deliranti, urlate a squarciagola, che hanno richiamato in strada decine di residenti. Allertato il 113, in pochi minuti, una volante della polizia, in zona per un servizio di pattugliamento, ha raggiunto via Garibaldi, nel rione «Macello».

Alla vista degli agenti, il 58enne si è barricato in casa e ha raggiunto il balcone, indirizzando la canna del fucile e i suoi vaneggiamenti verso i poliziotti. Nel frattempo, sul posto è arrivata, di supporto, anche un’auto dei carabinieri della stazione di Macerata. Lunga e difficoltosa è stata l’opera di persuasione delle forze dell’ordine. Mentre un agente ha tentato di riportare l’uomo alla ragione, altri sono entrati di soppiatto nello stabile e hanno fatto irruzione nell’appartamento. Sibillo, in evidente stato confusionale, provocato, sembra, da una mistura di alcool e farmaci, è stato disarmato e bloccato. Si è poi scoperto che il fucile era privo di munizioni, ma la paura è stata tanta. Con un’autoambulanza del 118, l’uomo è stato accompagnato in ospedale, dov’è ricoverato tuttora, in regime di trattamento sanitario obbligatorio.
 
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