Presa la banda terrore dei negozianti: 19 arresti nel Casertano

Presa la banda terrore dei negozianti: 19 arresti nel Casertano
di ​Mary Liguori
Mercoledì 29 Marzo 2017, 07:57 - Ultimo agg. 15:14
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«Fammi una spremuta d'arancia»: poi lanciavano il bicchiere sulla faccia delle vittime mentre le tenevano sotto tiro con delle armi. Scene tratte dal film «Gomorra» quelle che hanno visto protagonista la banda di rapinatori sgominata all'alba di oggi dai carabinieri nel Casertano e nel Giuglianese, dove diciannove persone sono state arrestate con l'accusa di aver messo a segno venti colpi tra furti e rapine ai danni di esercizi commerciali della zona.

La retata dei carabinieri della compagnia di Casal di Principe (diretti dal capitano Simone Calabrò) ha portato alla cattura di tutti i componenti del banda. Rispondono di associazione per delinquere, rapina aggravata, furto aggravato, ricettazione ed estorsione. 

Tra le rapine contestate alla gang nove sono state commesse nei confronti di oreficerie, distributori di benzina, supermercati, tabacchi e ai danni un centro medico. La procura di Santa Maria Capua Vetere contesta ai diciotto indagati anche dieci furti di cui due in abitazione e quattro casi di ricettazione ed estorsione.
 



Tra gli arrestati anche cinque membri di una stessa famiglia residente a Giugliano in Campania, composta da padre, madre, figlio e due generi, ritenuti responsabili di almeno nove rapine e dieci furti compiuti quasi interamente nel 2016 - due gli episodi accertati nel 2015 - tra le province di Napoli e Caserta per un bottino totale di oltre centomila euro; la gang avrebbe colpito gioiellerie, rivendite di tabacchi, abitazioni private, un distributore di benzina, un centro medico e altri esercizi commerciali, tra cui un supermercato.

Tra gli indagati, quindici sono finiti in carcere, quattro agli arresti domiciliari. I reati contestati sono l'associazione a delinquere finalizzata a rapine e furti, reato questo che riguarda solo gli appartenenti al nucleo familiare, la ricettazione e l'estorsione. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord guidata da Francesco Greco hanno accertato che a organizzare i colpi era il 56enne Pasquale Cuciniello di Giugliano, aiutato dalla moglie di 51 anni Carmela Ciriano, dal figlio 24enne Luigi e dai mariti delle due figlie; ai singoli colpi, è emerso, hanno preso parte di volta in volta varie persone, per lo più ragazzi di 20 anni residenti tra Mugnano e Villaricca.

Gli accertamenti dei carabinierisono partiti da una rapina compiuta il 31 marzo 2016 ai danni di una gioielleria di Casal di Principe, quando uno degli indagati, a volto scoperto, entrò nel negozio fingendo di voler acquistare un braccialetto, quindi cacciò la pistola e fece entrare altri due complici; il bottino fu di 8.000 euro. I tre, arrivati con un'auto rubata che fu poi lasciata nei pressi della gioielleria, furono prelevati da un quarto complice a bordo di una vettura risultata di proprietà della Ciriano; determinanti furono le immagine delle telecamere di videosorveglianza di alcuni negozi.

Attraverso intercettazioni ambientali gli inquirenti hanno poi scoperto l'alto numero di colpi portati a termine da Cuciniello e dal suo gruppo.
Tra i raid più fruttuosi quello in abitazione ai danni di un'anziana di Giugliano che era zia di una delle persone indagate, alla quale furono asportati 6.000 euro in contanti oltre a monili in oro per un valore superiore ai 20mila euro; e il colpo a un supermercato di Casapulla, quando i banditi portarono via 50mila euro in contanti.

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