Graffiti su Vanvitelli per le mura del Macrico la proposta già divide

L'assessore vorrebbe cancellate e non pareti tra l'area verde e la città

Le mura del Macrico
Le mura del Macrico
di Daniela Volpecina
Domenica 2 Aprile 2023, 09:53 - Ultimo agg. 19:53
4 Minuti di Lettura

Graffiti e street art lungo le pareti del Macrico in via Unità d'Italia. È la proposta che arriva dal movimento "Caserta Decide" che sul tema ha presentato una mozione. L'idea è quella di realizzare opere dedicate alla figura di Vanvitelli e al suo ingegno, in occasione del 250esimo anniversario della morte dell'architetto. Non si tratterebbe però di interventi isolati ma di un vero e proprio museo lineare all'aperto di arte pubblica che potrebbe essere corredato da installazioni e sculture a tema da posizionare sui marciapiedi. «Con questo atto amministrativo spiega il consigliere di Caserta Decide, Raffaele Giovine chiediamo al Comune che le pareti perimetrali dell'area ex Macrico, appena ritinteggiate, vengano inserite nel regolamento per la Street art e il graffitismo. Sappiamo che la proprietà dell'area è dell'Istituto diocesano di sostentamento clero (Idsc, ndr) e che per un simile intervento andrebbe interpellata anche la Fondazione Macrico, ma siamo certi che si riuscirebbe a trovare un accordo tra le parti anche alla luce della disponibilità mostrata in passato».

Tre gli obiettivi che, secondo il movimento Caserta Decide, potrebbero essere raggiunti con questa iniziativa: dare visibilità agli artisti del territorio contribuendo allo sviluppo culturale della città, rendere l'area del Monumento ai Caduti più attrattiva per visitatori e turisti e creare un collegamento tra il parco del Macrico e il parco della Reggia. «Potremmo quindi coniugare conclude Giovine arte, bellezza, sostegno agli artisti, turismo e storia della nostra città».

Una iniziativa che tuttavia il Comune considera complessa da realizzare. «Dal punto di vista tecnico precisa l'assessore alla cultura, Enzo Battarra il procedimento non sarebbe semplice e neanche immediato.

Dovremmo sancire un accordo con la proprietà e individuare una formula che renda possibile il tutto e poi modificare il regolamento. Ma al di là di questo, trovo che non convenga neanche. L'auspicio infatti è che in un prossimo futuro quelle mura vengano abbattute per far spazio ad una cancellata. Lasciare il Macrico aperto infatti non è possibile per ragioni di sicurezza ma se ci fossero delle ringhiere al posto delle pareti, i casertani potrebbero almeno vederlo e ammirarlo».

Video

L'assessore plaude però all'idea su Vanvitelli: «Accolgo favorevolmente lo spirito di questa mozione perché condivido l'importanza dell'arte pubblica e poi perché indica che il seme da noi lanciato con le celebrazioni per il 250esimo anniversario dell'architetto è stato raccolto e c'è la volontà di dedicargli strutture stabili. Ritengo infatti che Caserta dovrebbe fare di Vanvitelli il suo emblema». Infine un'apertura nei confronti degli artisti: «Accetterò ben volentieri suggerimenti per realizzare opere di questo tipo in altri punti della città, possibilmente su muri e pareti di proprietà comunale». Il regolamento che disciplina la street art fu approvato nel 2018 con l'intento di valorizzare gli spazi urbani, contrastare gli atti di vandalismo e promuovere le attività artistiche e culturali. «Da allora spiega Ferdinando Errichiello, street artist e componente del coordinamento di Caserta Decide sono stati individuati diversi spazi dove poter realizzare queste opere, tra cui via Cima a Tuoro, via Talamonti, villetta Giaquinto in via Galilei, i due sottopassi di via Sossietta Scialla e il sottopasso di via Ferrarecce. Ma ci sono ancora tantissime aree comunali che potrebbero essere dedicate alla street art come via Cupa d'Ercole a Briano oppure il sottopasso pedonale che collega via De Martino con via Ferrarecce e via Acquaviva».


Prima che il sottovia fosse restaurato, le pareti ospitavano infatti disegni e murales realizzati dagli studenti del liceo artistico San Leucio e dell'istituto comprensivo Ruggiero per effetto di un accordo raggiunto tra il Comune e il comitato Città Viva. Con la ristrutturazione e la ritinteggiatura, gli interventi sono stati però cancellati e sostituiti con opere d'arte in ceramica che riproducono immagini della reggia vanvitelliana. Non sono comunali ma ben si presterebbero al graffitismo, secondo gli street artist, anche i muri di via Vivaldi e viale delle Industrie, entrambi di competenza di Ferrovie dello Stato «con cui conclude Errichiello - c'era già stata una collaborazione proficua nel 1997».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA