Il procuratore di Milano a Caserta: «Il nostro obiettivo non è finire sui giornali»

Il procuratore di Milano a Caserta: «Il nostro obiettivo non è finire sui giornali»
di Biagio Salvati
Martedì 28 Marzo 2017, 14:22
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«A fare le indagini sono bravi tutti ma il lavoro dell'accusa non è solo quello di andare solo sui giornali, deve anche confrontarsi con il tribunale, mettere la faccia fino alla fine dei gradi di giudizio. Devo inoltre constatare che oggi non siamo ancora storia ma ancora cronaca visto quello che offre l'attualità sotto il profilo delle indagini». Lo ha detto questa mattina - nel corso di una lectio presso l’aulario della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli (già Sun) a Santa Maria Capua Vetere, il capo della Procura di Milano, Francesco Greco intervenendo alla terza edizione Dialoghi di Ateneo sul tema del «contrasto della criminalità degli affari».

Il magistrato di origini napoletane (peraltro omonimo del capo della Procura di Napoli Nord) è stato uno dei componenti del pool di Mani Pulite negli anni della Tangentopoli (il cui avvio dell’inchiesta è stata ricordata dopo 25 anni, lo scorso febbraio durante una minicerimonia nella sala d’onore del tribunale di Milano), coordinatore della sezione dei reati finanziari che si è occupata della bancarotta del San Raffaele e della Fondazione Maugeri.

La lectio di Greco, nell’ambito dell’iniziativa battezzata «Oltre le due culture» anticipa gli interventi dei prossimi protagonisti: la sociologa Chiara Saraceno a maggio, il giornalista Beppe Severgnini a settembre e lo stilista-imprenditore Brunello Cucinelli a ottobre. Il titolo, «Oltre le due culture. I dialoghi della Sun», prende spunto dal noto saggio di Charles P.Snow pubblicato nel 1959, in cui si analizzava la scarsa comunicazione tra scienza e mondo umanistico.
 
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