In fiamme l'ex tabacchificio:
allarme amianto a Sparanise

In fiamme l'ex tabacchificio: allarme amianto
In fiamme l'ex tabacchificio: allarme amianto
di Marilù Musto e Antonio Borrelli
Lunedì 8 Maggio 2017, 17:14
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Sparanise. Una nuvola di fumo ha oscurato il cielo di Sparanise, ieri pomeriggio. Per fortuna, però, i vigili del fuoco di Caserta hanno evitato il peggio. Sono state utilizzate almeno tre autobotti per mettere in sicurezza la zona. La nube tossica si è sprigionata da un incendio dell’ex tabacchificio di Sparanise, rilevato dai vigili del fuoco del comando di Caserta alle ore 17.45, circa, grazie all’allarme lanciato dai residenti; con un intervento immediato si è riusciti subito a circoscrivere l’incendio che ha coinvolto, in particolare, gli uffici dell’ex tabacchificio. Una cosa è certa: l’incendio divampato è doloso. Le indagini sono nelle mani ei carabinieri di Capua, diretti dal capitano Mandia. I piromani avrebbero dato alle fiamme la plastica dei capannoni in diversi punti dell’ex tabacchificio. Teli di plastica, tabacco, carte e arredi d’ufficio: tutto è andato in fumo. Da novembre la struttura è ritornata in possesso dell’azienda del tabacchificio a seguito di concordato che ha visto terminare la custodia giudiziale. Circa 70 metri quadrati dell’area sono stati interessati dalle fiamme. Il tetto del deposito è in amianto ed è per questo motivo che la nube tossica ha preoccupato non poco i cittadini.


«A mio avviso - ha riferito il sindaco di Sparanise, Salvatore Martiello - esiste un nesso tra questo evento e la procedura di assegnazione dei fondi per la bonifica che sono riuscito ad avere grazie all’aiuto del consigliere regionale Giovanni Zannini. È dal 2007 (anno di chiusura della struttura ndr) che si parla di bonifica, si sono alternati tre sindaci, ma nessuno era mai riuscito ad ottenere nulla fino ad oggi». Lo scorso dicembre, infatti, insieme all’area ex «Pozzi» di Calvi Risorta, l’ex tabacchificio era stato inserito nel piano regionale delle bonifiche previsto dal «Patto per il Sud».
Per l’area sono stati stanziati 7 milioni di euro, che vanno a sommarsi ai 15 milioni destinati alla bonifica della limitrofa area ex «Pozzi». Martiello però va avanti: «Tra qualche settimana, previo decreto regionale di trasferimento dei 7 milioni, daremo seguito all’ordinanza di bonifica».
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