Jacopo Fo a Sant’Arpino: vi racconto mio padre Dario

CASERTA - Amarcord commovente e pieno di sorprese domattina al Palazzo Ducale Sanchez De Luna di Sant’Arpino. Pulcinellamente versione invernale ricorda le gesta artistiche e soprattutto umane di Dario Fo, cittadino onorario del paese atellano ed ambasciatore nel mondo delle Fabulae Atellanae dal 2002. E lo fa grazie ad un ospite d’onore, il figlio del maestro Dario e di Franca Rame, Jacopo, degno erede di una splendida coppia di appassionati studiosi dell’arte a tutto tondo e del teatro nelle sue più buffe e più serie forme. La mattinata dedicata al sommo istrione avrà inizio alle 10.30: i sindaci dei paesi atellani, Giuseppe Dell’Aversana per Sant’Arpino, Giuseppe Mozzillo per Orta di Atella e Giuseppe Bencivenga per Frattaminore daranno il benvenuto a Jacopo Fo. Elpidio Iorio, direttore artistico di Pulcinellamente ed ideatore e curatore di questa prima winter edition farà gli onori di casa ed inviterà Jacopo a raccontare in maniera familiare, ironica ed affettuosa il suo celebre papà. «Nell’agosto del 2002 - dice Iorio - al Teatro Lendi di Sant’Arpino, con una solenne cerimonia il maestro Fo fu insignito del titolo di Ambasciatore delle maschere atellane e del teatro nel mondo e gli fu conferita la cittadinanza ad honorem per l’impegno, l’affetto mostratoci e la meravigliosa ed instancabile attività artistica svolta nella nostra terra e soprattutto per i nostri tesori. Oggi, per ricordare e per rendere immortale l’opera di Dario Fo, accogliamo Jacopo e rendiamo omaggio assieme a lui alla carriera di un grande del teatro». Il tributo a Dario Fo continuerà di sera alle 20.30 al Lendi di Sant’Arpino. Jacopo presenterà il suo ultimo lavoro teatrale «I calzini sul comò (Ti amo ma non li trovo!)» per la regia di Eleonora Albanese, sua moglie. La vita potrebbe essere meravigliosa se non ci fossero disastri sentimentali. Questo il sottotitolo che racchiude in poche parole il cuore ed il significato dell’ironico ed intelligente spettacolo.
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