«Papà era stato già minacciato la mattina prima dell'omicidio»

«Papà era stato già minacciato la mattina prima dell'omicidio»
di Lucio Bernardo
Sabato 11 Aprile 2015, 00:16 - Ultimo agg. 11:30
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CASERTA - La tragica morte di Agostino Fiorito ha scosso non poco la comunità sannicolese. Un delitto che non trova spiegazioni, del quale non sa farsene una ragione il figlio della vittima Andrea, presente sul posto con il padre, ucciso con un colpo di pistola dal suo ex collaboratore Mauro Biancardo, giovedì pomeriggio in via Giulio Cesare a San Nicola la Strada. «Mio padre si era incontrato in mattinata con Biancardo - spiega Andrea – era stato minacciato ma non ci aveva dato peso. Quando è tornato nel pomeriggio si sono spostati di qualche metro da noi per parlare, poi mio padre mi ha chiamato ed io mi stavo avvicinando e gli ho detto stai attento che potrebbe spararti. In quel momento quello lo ha fatto, io ho fermato la mano e poi il braccio del Biancardo per evitare che sparasse ancora, ho dovuto bloccarlo per disarmarlo, lui era un fascio di nervi non mollava la presa e mi ha graffiato le mani, poi mi sono precipitato a soccorrere mio padre e lui è scappato».






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